Lo scorso venerdì è stata negata la libertà su cauzione a un soldato australiano e a suo marito, accusati di spionaggio a favore della Russia. Kira Korolev, 40 anni, e Igor Korolev, 62 anni, cittadini australiani di origine russa e con passaporti russi, dovranno comparire in una corte federale il 20 settembre. Per Reece Kershaw, commissario della polizia federale australiana, la coppia avrebbe cercato di accedere a materiale delle Forze di difesa australiane per fornirlo alle autorità russe. I partner di condivisione di intelligence dell’Australia, Five Eyes, possono essere certi che le autorità continuer\anno a identificare e interrompere attività di spionaggio.
Le accuse
Sebbene la coppia sia la prima a essere accusata ai sensi delle leggi sullo spionaggio del 2018, le forze di sicurezza australiane hanno bloccato presunte spie russe negli ultimi anni. La polizia ha arrestato, giovedì, i Korolev nella loro casa di Brisbane. Kira è un tecnico dei sistemi informativi dell’Australian Defense Force e Igor è un lavoratore autonomo. Si sono trasferiti in Australia più di un decennio fa. Kira è diventata cittadina australiana nel 2016 e Igor nel 2020. La polizia sostiene che la donna si sia recata segretamente in Russia nel 2023 mentre era in congedo prolungato dall’esercito australiano. Il marito avrebbe avuto accesso all’account di lavoro della donna dalla loro casa di Brisbane e le avrebbe inviato le informazioni riservate richieste in Russia. Il primo ministro Anthony Albanese ha affermato che le agenzie di sicurezza australiane erano all’altezza della crescente minaccia dello spionaggio. L’accusa comporta una potenziale pena massima di 15 anni di carcere. Se ci sono prove sufficienti di informazioni condivise con la Russia, le pene detentive massime sarebbero di 25 anni o l’ergastolo. Lo scorso anno, la Russia aveva accusato l’Australia di “isteria russofoba” per aver annullato la locazione di un terreno dove Mosca voleva costruire una nuova ambasciata.
