Il ministro della cultura della Cambogia ha descritto il ritorno di 14 sculture sottratte durante la guerra come un’accoglienza delle anime degli antenati. Le opere, restituite dal Metropolitan Museum of Art di New York, sono state presentate a giornalisti e VIP presso il Museo Nazionale di Phnom Penh. “Realizzate tra il IX e il XIV secolo durante il periodo angkoriano, queste sculture rappresentano i sistemi religiosi indù e buddisti”, ha affermato il museo.
Anni di negoziati
Questo rimpatrio è il risultato di anni di negoziati tra la Cambogia, i procuratori federali di New York, gli investigatori del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti e il Met. Il ministro Phoeurng Sackona ha evidenziato l’importanza della restituzione per il popolo cambogiano, poiché consente di onorare l’eredità degli antenati. La Cambogia spera di ricevere presto altri 50 reperti dagli Stati Uniti e afferma che ulteriori oggetti trafugati si trovano ancora al Met, in altri musei e presso collezionisti privati. Il Ministero della Cultura della Cambogia ha messo in risalto due opere tra quelle restituite che verranno restaurate. Una è la scultura in pietra del X secolo raffigurante la dea Uma, originaria di Koh Ker, di cui la parte inferiore era stata già recuperata. “Finalmente, l’Uma potrà essere ricomposta come statua completa”, ha dichiarato il ministero. Un altro significativo manufatto è una testa in bronzo del X secolo della divinità Avalokiteshvara, che il ministero spera di riunire al torso esposto presso il Museo Nazionale della Cambogia.