venerdì, 5 Luglio, 2024
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Reinventarsi le Città: Roma investe sull’ex Casa del Fascio nel salotto di Settecamini del IV Municipio  

Quanto incida la preparazione al prossimo Giubileo per le Amministrazioni della Capitale è difficile dirlo. Di certo si può affermare che la Città intende presentarsi al grande evento con tutte le carte in regola, allungando, finalmente, lo sguardo anche verso le periferie, spesso dimenticate sotto molteplici aspetti che vanno dalla viabilità, passando per i servizi essenziali al cittadino, tra cui è da annoverare anche la sicurezza.

Infatti la cittadinanza è priva da oltre 6 anni dell’unico presidio di legalità e sicurezza, della Stazione dei Carabinieri. Non bisogna, comunque, disperare perché – benché non si sappia ancora a quando la prima pietra – ne sorgerebbe una nuova di zecca nell’area del famoso polo Tecnologico, ove insistono numerose realtà industriali di alta tecnologia. Dopo il parere vincolante dell’Agenzia del Demanio ora la competenza è nelle mani del Comando Generale dell’Arma che ha anche tutto l’interesse ad assicurare in tempi brevi al personale operativo la necessaria agiatezza.

È anche l’Agenzia del Demanio, in qualità di proprietario, che intorno all’ex Casa del Fascio ha un ruolo fondamentale. Il percorso ha avuto inizio il 29 febbraio 2023 pubblicando “l’Avviso a manifestare interesse per partecipare al concorso internazionale Reinventing Cities per la Concessione di valorizzazione dell’Ex casa del Fascio di Settecamini, con una collaborazione tra il settore pubblico e privato con cui concretizzare nuovi approcci urbanistici a zero emissione a sostegno di politiche pubbliche per una città sostenibile, resiliente e inclusiva”. In esso si afferma che: “L’Agenzia del Demanio collabora con C40 per mettere in atto misure idonee a contrastare il cambiamento climatico ed a promuovere l’efficientamento energetico, attraverso la valorizzazione del patrimonio pubblico, anche con il ricorso a strumenti di partenariato pubblico-privato. Settecamini è un’area urbana di interesse strategico per il Comune ai fini del progetto per la “città dei 15 minuti”: riqualificare lo spazio per una migliore fruizione del quartiere da parte degli abitanti in un’ottica complessiva di ricucitura urbana”.

Tutte le altre ulteriori dettagliate indicazioni sono riportate nel C40″Reinventing Cities” con gli estremi del sito istituzionale e del database, indispensabili per i soggetti interessati per presentare le proposte, ormai di imminente scadenza, esattamente il prossimo 11 luglio 2024.

L’Agenzia del Demanio ritiene che “La sua rifunzionalizzazione permetterà l’insediamento di funzioni di natura turistico-ricettiva, sociale e culturale e potrà costituire una nuova centralità sulla piazza pubblica.”

In effetti l’immobile è di oltre 1.300 metri quadrati – di cui circa mq. 800 di area scoperta di pertinenza, un piano seminterrato di circa 100, un piano terra di ben mq 555 e il primo piano di circa mq 300. È ubicato tra la Via di Casal Bianco, che viaggia in parallelo a circa 200 di distanza dalla nuova S.S. 5 Tiburtina Valeria, con al centro numerosi tratti scoperti della vecchia Tiburtina con in vista i famosi basolati e altri reperti di interesse archeologico.

Da altri due versanti confina con la piazza principale Santa Maria dell’Olivo ove insistono la Chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Olivo e edifici scolastici dei quali uno è l’Istituto Suore della Carità Di Sant’Anna – Scuola Primaria e Infanzia e l’altro adibito a scuola elementare statale.  Al civico 140 della predetta Via Casal Bianco è ubicato l’Istituto comprensivo – Scuola Secondaria di primo grado – che guarda con particolare interesse a beneficio dei propri discendi.

Anche il locale Complesso Bandistico Arturo Toscanini, associazione apartitica, apolitica e senza scoop di lucro, attiva dal 1981, potrà fornire il suo elevato contributo aggregativo.

L’Agenzia del Demanio evidenzia che: “L’immobile è di particolare interesse in quanto il suo recupero edilizio-urbano a livello di infrastrutture e di servizi consentirà la trasformazione già in atto per il quartiere e la sua rigenerazione urbana.”

Numerosi sono i vincoli a cui attenersi trattandosi di un immobile realizzato negli anni ’30 per ospitare la Casa del Fascio, ad uso dei cittadini che hanno partecipato alla bonifica delle aree periferiche romane. Successivamente, fino agli anni ’70, è stata destinata a Casa del Popolo.

Nella delibera della `Giunta Comunale n. 309/2023 si legge: “Programma 15 progetti per 15 Municipi per la Città dei 15 minuti – Progetto di rigenerazione dello spazio pubblico – Ambito Settecamini, Municipio IV – Approvazione masterplan”, creando servizi e spazi per il quartiere. “Ne dovrà conseguire la riqualificazione dell’ambito urbano in cui si inserisce l’immobile nonché il miglioramento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche in funzione di nuovi e diversi utilizzi, di un target di fruitori più ampio, di una migliore qualità della vita.

“Il progetto potrà quindi costruire connessioni significative tra l’immobile e lo spazio aperto al pubblico antistante (Piazza S.Maria dell’Olivo) nonché con i servizi esistenti (scuola, chiesa, ecc.) proponendosi come elemento nodale per la ricucitura di un tessuto attualmente frammentato e dilatato.”

Le aspettative della collettività di tutte le fasce di età, dai bambini delle scuole dell’infanzia, agli studenti universitari, nonché da parte di giovani, genitori, adulti, anziani e nonni di ogni età, sono innumerevoli. Si confida, in particolare, in un luogo espressione di poliedrica e ampia cultura, di ascolto, di incontro, di socializzazione e di crescita civile.

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