giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Gli Usa temono l’escalation in Libano. Blinken invita Katz a Washington

Oms: primi venti pazienti evacuati da Gaza. Ma in attesa sono circa 10mila

Aerei da guerra israeliani hanno attaccato edifici militari di Hezbollah nella zona di al-Khyam, in Libano. Lo scrive su X l’Israeli Air Force, aggiungendo che “un’altra struttura militare è stata attaccata nel sud del Paese”. Intanto fonti anonime americane, come spesso avviene da mesi a questa parte, questa volta citate dal quotidiano statunitense della Virginia, “Politico”, rivelano che una guerra su larga scala tra Israele e Hezbollah potrebbe scoppiare nelle prossime settimane se Israele e Hamas non riusciranno a raggiungere un accordo di cessate il fuoco su Gaza. Secondo queste fonti i funzionari statunitensi stanno cercando di convincere entrambe le parti a ridurre la tensione. Tuttavia, l’accordo è oggetto di trattative difficili e i funzionari statunitensi non sono fiduciosi che Israele e Hamas accetteranno l’intesa attualmente sul tavolo.

Nel frattempo, sempre secondo funzionari statunitensi, le forze di difesa israeliane ed Hezbollah hanno elaborato piani di battaglia e stanno cercando di procurarsi ulteriori armi. Entrambe le parti hanno dichiarato pubblicamente di non voler entrare in guerra, ma “alti funzionari dell’amministrazione Biden” ritengono sempre più probabile che scoppino intensi combattimenti. Per questo il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, è stato invitato a prendere parte al vertice della Nato in programma il mese prossimo a Washington. Lo ha confermato un portavoce del ministro, spiegando che l’invito è stato rivolto dal Segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Usa, via dal Libano

E gli Stati Uniti si preparano ad evacuare gli americani dal Libano in previsione di possibili attacchi aerei e di un’offensiva di terra da parte di Israele. In particolare, secondo la Nbc, la nave d’assalto anfibia “USS Wasp”, e i Marines della 24esima Unità di spedizione, in grado di effettuare operazioni speciali, si sono spostati nel Mediterraneo il 26 giugno per unirsi alla nave da sbarco “USS Oak Hill” e ad un’altra nave del gruppo di pronto intervento anfibio.

Primi pazienti evacuati

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha accolto con favore l’evacuazione di 21 pazienti da Gaza, ma ha affermato che più di 10.000 pazienti necessitano ancora di evacuazioni mediche. Chiediamo una “evacuazione medica facilitata attraverso tutte le rotte possibili, comprese Rafah e Karem Shalom, verso l’Egitto, la Cisgiordania, Gerusalemme Est e da lì verso altri Paesi quando necessario”, ha scritto il capo dell’Oms in un post su X. Mentre l’esercito israeliano ha ucciso tre membri della protezione civile di Gaza e ne ha feriti altri dopo aver bombardato il campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza.
Le vittime sono state colpite mentre svolgevano “il loro lavoro umanitario”.
Inoltre secondo Wafa l’esercito israeliano ha effettuato due attacchi nella città di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo almeno quattro persone: sono state bombardate una casa nella zona al-Baraka (le vittime sono una donna e un bambino) e un edificio in al-Beeah Street.

Biden e Trump, scontro su Israele

La questione mediorientale è stata anche parte del dibattito tra i due candidati presidenti degli Stati Uniti: Joe Biden e Donald Trump. “Ti comporti come palestinese ma non piaci neppure a loro perché sei un palestinese debole” ha detto Donald Trump e ha proseguito dicendo che Israele “deve finire il lavoro” contro Hamas. Alla domanda se fosse favorevole alla creazione di uno Stato palestinese, Trump ha risposto tornando a lamentare l’insufficiente contributo alla Nato degli alleati europei.

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