mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Giugno. Aumenta la fiducia dei consumatori, cala quella delle imprese

L’Istat rileva un aumento della fiducia dei consumatori a giugno 2024, mentre quella delle imprese segna un ulteriore calo.

A giugno 2024, i dati diffusi dall’Istat indicano una variazione nella fiducia dei consumatori e delle imprese. L’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato da 96,4 a 98,3, segnando il secondo incremento consecutivo e raggiungendo il livello più alto da febbraio 2022. Al contrario, l’indicatore composito di fiducia delle imprese ha subito una diminuzione, scendendo da 95,1 a 94,5, segnando il terzo calo consecutivo e toccando il valore più basso da novembre 2023.

L’Istat ha evidenziato che il miglioramento dell’indice di fiducia dei consumatori riflette un generale incremento di tutte le sue componenti. “Il clima economico e quello futuro registrano gli aumenti più marcati, passando rispettivamente da 101,9 a 105,3 e da 95,7 a 98,7; il clima personale sale da 94,4 a 95,8 e quello corrente passa da 97,0 a 98,1”, ha spiegato l’Istat. Tuttavia, i giudizi sul bilancio familiare e le opinioni sull’opportunità di risparmiare nel momento attuale non hanno mostrato miglioramenti.

Per quanto riguarda le imprese, la fiducia è peggiorata in tutti i settori esaminati, tranne che nelle costruzioni. “Nel settore manifatturiero l’indice diminuisce da 88,2 a 86,8, nei servizi di mercato scende da 97,8 a 97,1 e nel commercio al dettaglio cala da 102,8 a 102,2; in controtendenza nelle costruzioni, l’indice di fiducia sale da 101,7 a 104,4”, ha precisato l’Istat. Nella manifattura, i giudizi sugli ordini sono peggiorati e le scorte di prodotti finiti sono state giudicate in accumulo, mentre le attese sul livello della produzione hanno subito un lieve calo. Nei servizi di mercato, si è registrata una dinamica negativa dei giudizi sugli ordini, mentre le opinioni sull’andamento degli affari e le attese sugli ordinativi sono migliorate. Nel commercio al dettaglio, sia i giudizi che le attese sulle vendite sono peggiorati e le scorte di magazzino sono state giudicate in decumulo.

Secondo il Codacons, l’aumento della fiducia dei consumatori è un segnale positivo, soprattutto per quanto riguarda la propensione alla spesa nel breve termine. Tuttavia, il calo della fiducia delle imprese desta preoccupazione, poiché potrebbe avere effetti negativi sugli investimenti e sull’occupazione. “L’indice relativo alle famiglie registra a giugno il secondo aumento consecutivo, spinto dalla frenata dell’inflazione e da un assestamento dei prezzi al dettaglio, raggiungendo il livello più alto da febbraio 2022”, ha spiegato il Codacons. “Situazione del tutto inversa per le imprese, con la fiducia che a giugno segna il terzo calo consecutivo, portandosi sul valore più basso da novembre 2023.”

L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha accolto positivamente i dati dell’Istat, sottolineando che il netto aumento della fiducia dei consumatori è inaspettato e significativo. Il presidente dell’UNC, Massimiliano Dona, ha commentato che “il miglioramento delle componenti dell’indice, in particolare i giudizi e le attese sulla situazione economica dell’Italia e della famiglia, riflette un clima di maggiore fiducia rispetto ai mesi precedenti”. Dona ha aggiunto: “Per il giudizio sulla situazione economica della famiglia non si aveva un valore così alto dal gennaio 2022, mentre per il giudizio sull’Italia bisogna risalire al febbraio 2022.”

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