lunedì, 1 Luglio, 2024
Esteri

Julian Assange torna libero. Raggiunto un accordo con gli Stati Uniti

Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha annunciato che si dichiarerà colpevole di cospirazione come parte di un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Questo gli permetterà di ottenere la libertà dopo cinque anni trascorsi in una prigione britannica. Assange è accusato di cospirazione per aver divulgato informazioni sulla difesa nazionale. Le accuse statunitensi derivano da una delle più grandi pubblicazioni di informazioni riservate nella storia americana, avvenuta durante il primo mandato del presidente Barack Obama.

La prigionia

Dal 2009, Assange ha collaborato con Chelsea Manning, un’analista dell’intelligence militare, per divulgare decine di migliaia di rapporti di attività sulla guerra in Afghanistan, rapporti sulla guerra in Iraq, cablogrammi del Dipartimento di Stato e relazioni di valutazione dei detenuti nel campo di Guantánamo Bay. I documenti giudiziari che rivelano l’accordo di patteggiamento sono stati depositati lunedì sera presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per le Isole Marianne Settentrionali, nell’Oceano Pacifico. Assange è stato detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh per cinque anni, e in precedenza aveva trascorso sette anni in autoesilio presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra. Assange si batte contro l’estradizione da più di un decennio, prima in relazione a un caso di crimini sessuali in Svezia e poi in relazione al caso negli Stati Uniti. A marzo, l’Alta Corte di Londra gli ha concesso il permesso per un’udienza completa sul suo appello mentre cercava garanzie del Primo Emendamento in un processo negli Stati Uniti. Chelsea Manning è stata condannata a 35 anni di carcere militare, ma Obama ha commutato la sua pena nel 2017. E’ stata successivamente trattenuta per quasi un anno per essersi rifiutata di rispondere alle domande di un gran giurì. Venne, poi, rilasciata dopo un tentato suicidio.

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