venerdì, 18 Ottobre, 2024
Economia

Aumenta in Italia il peso degli affitti sugli stipendi

Negli ultimi anni il costo degli affitti in Italia è aumentato più rapidamente dei redditi dei dipendenti, rendendo sempre più difficile per molti permettersi un alloggio. Secondo le statistiche nazionali, nel 2023 un affitto di mercato pesa il 3,6% in più sullo stipendio medio rispetto al 2018. Se si prendono in considerazione 97 capoluoghi di provincia italiani, solo in una ventina di città gli stipendi sono cresciuti più degli affitti. In tutte le altre, il canone è aumentato più velocemente del reddito dei lavoratori. Le città dove l’affitto pesa di più sullo stipendio medio sono Firenze e Prato, mentre la città più economica in assoluto, secondo l’elaborazione effettuata dal Sole 24 Ore su 97 capoluoghi, è Caltanissetta con un affitto medio di 302 euro al mese.

I numeri sono quelli elaborati dall’Osservatorio del mercato immobiliari per ciò che riguarda gli affitti e dal Ministero dell’Economia per quanto riguarda gli stipendi, prendendo in analisi i redditi dichiarati dai lavoratori dipendenti nel 2022. Sulla base di questi dati si è potuto rilevare che negli scorsi anni gli affitti sono saliti più dell’inflazione, mentre, come è noto in Italia, gli stipendi sono cresciuti molto lentamente.

Costo affitti pari al 40% dello stipendio

Milano si conferma come la città con gli affitti più alti in media, con un costo mensile di 1.122 euro, seguita da Firenze (967 euro), Roma (947 euro) e Bologna (886 euro). A Firenze, il costo dell’affitto rappresenta il 46,5% dello stipendio medio: una percentuale, rivela l’analisi, che è aumentata di 2,4 punti dal 2018 a oggi. A Prato si arriva al 45%, a Venezia al 43,8%, ma anche Roma, Vicenza e Bologna superano la soglia del 40%.

In alcune città, come Pescara, con un -8,5%, Venezia (-5,6%) e La Spezia (-5,2%), l’incidenza dell’affitto sul reddito dei dipendenti è diminuita. In particolare, a Pescara si pagano 126 euro al mese in meno rispetto al 2018. Al contrario, in altre città, il peso dei canoni è cresciuto in modo significativo: come a Vicenza, dove addirittura tale peso è salito del 8,5% e a Bologna e Milano del 6,3%. Questi dati mostrano che per chi ha una retribuzione ‘normale’ sta diventando sempre più complesso permettersi un’abitazione, con il costo degli affitti che in alcune città supera il 40% dello stipendio medio.

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