“La situazione che stiamo vivendo è al limite del collasso. Per riuscire a superare questa fase così drammatica bisogna prima di tutto essere coesi, dobbiamo imparare, o reimparare se lo abbiamo dimenticato, che soltanto con una grande unità di intenti riusciremo a superare questo momento, un’unione che deve coinvolgere tutti, non solo le istituzioni”. Questo l’appello del presidente nazionale della CNA, che ricorda come anche i dipendenti delle imprese artigiane sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid 19 possono ricevere dalle banche l’anticipazione del trattamento di sostegno al reddito grazie all’Addendum operativo alla Convenzione firmata tra ABI, Associazioni Datoriali e Sindacali. Riguardo alle misure da inserire nel prossimo decreto “Crescita”, Vaccarino ricorda con preoccupazione: “È in gioco il sistema Italia. Abbiamo due grandi patrimoni da salvaguardare. Da un lato i nostri dipendenti: deve esserci nuovamente un forte intervento in sostegno della cassa integrazione oppure del fondo bilaterale di solidarietà dell’artigianato che è una forma all’avanguardia rispetto alla cassa integrazione.
Questo ci è stato promesso e dovrebbe essere effettivamente presente all’interno del decreto.
La seconda parte riguarda le imprese che hanno il grande problema della liquidità. Come CNA abbiamo richiesto di erogare finanziamenti alle imprese coperti al 100% dallo Stato in modo da rientrare in attività nel lungo periodo. Accanto a questo bisogna spostare in avanti il pagamento delle tasse, bisogna spostare in avanti il pagamento di tutti gli oneri fissi delle imprese”.
“Per quanto riguarda la fase due annunciata dal premier Conte”, osserva il Presidente nazionale della CNA, “ci auguriamo che venga programmata una graduale riapertura delle attività e che venga annunciata parecchi giorni prima. Non si può sapere il sabato che puoi riaprire il lunedì, ci vuole un po’ di tempo per riorganizzarsi. Ci vogliono dei provvedimenti chiari, seri e da realizzare per tutte le imprese, per quanto riguarda tutto il comparto della prevenzione, della sanificazione e della salvaguardia della salute”.
“Siamo in contatto costante con il Governo che ha abbastanza chiaro quali siano le nostre richieste ed esigenze”, conclude Vaccarino, “mai come oggi è importante che le normative siano costruite a misura delle Pmi, perché non solo sono l’asse portante della nostra economia, ma sono anche quelle che se riescono a riagganciare la ripresa possono portare benefici economici per tutto il Paese già a partire dal secondo semestre del 2020”. In merito alla Convenzione firmata tra ABI, Associazioni Datoriali e Sindacali.
Il presidente della Cna ricorda che l’Addendum siglato tra le parti istitutive del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato FSBA e l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, estende il beneficio dell’anticipazione sociale anche nei confronti dell’assegno erogato da FSBA per le sospensioni del rapporto di lavoro a zero ore. In forza di tale convenzione, i dipendenti per i quali il datore di lavoro ha presentato una richiesta di sostegno al reddito a FSBA, possono ottenere, tramite la banca presso la quale il Fondo verserà l’assegno ordinario, un’anticipazione pari a 1.400 euro – calcolata per una sospensione a zero ore di 9 settimane – fino all’erogazione dell’assegno.
L’Addendum consente, quindi, di garantire una pronta liquidità a tutti i dipendenti dell’artigianato ai quali FSBA eroga direttamente la prestazione.
“Si tratta”, scrive la CNA, “di un tassello fondamentale che integra la funzione che il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato sta svolgendo in questa fase di emergenza per assicurare a più di un milione di dipendenti delle imprese artigiane la possibilità di accedere agli strumenti di sostegno al reddito che il Governo ha attivato per tutti i lavoratori”.
“Un impegno e un riconoscimento di grande rilevanza”, conclude la nota della Cna, “che viene affidato al sistema della bilateralità che sta operando intensamente per garantire le migliori soluzioni ad imprese e lavoratori”.