Il Ministero della Difesa Nazionale di Taiwan (MND) ha annunciato di aver monitorato 23 aerei militari cinesi e sette navi da guerra operanti attorno all’isola tra le 6.00 di mercoledì e le 6.00 di giovedì (ora locale). Tra i 23 aerei cinesi, 19 hanno attraversato la linea mediana dello stretto di Taiwan, entrando nella zona di identificazione della difesa aerea sudoccidentale ed orientale di Taiwan. In risposta, le forze armate taiwanesi hanno immediatamente dispiegato aerei, navi militari e sistemi missilistici costieri per sorvegliare l’attività cinese. Nel mese di giugno, Taiwan ha rilevato la presenza di aerei militari cinesi nelle sue vicinanze per 132 volte e di navi della guardia costiera per 109 volte.
una lunga serie di provocazioni
Dal settembre 2020, la Cina ha intensificato l’uso di tattiche della zona grigia, aumentando il numero di aerei militari e navi da guerra nelle vicinanze di Taiwan. Secondo Taiwan News, queste tattiche rappresentano “uno sforzo o una serie di sforzi che vanno oltre la semplice deterrenza e mirano a raggiungere obiettivi di sicurezza senza ricorrere all’uso diretto e considerevole della forza.” Questo recente episodio si aggiunge a una serie di provocazioni che, negli ultimi mesi, sono state messe in atto dalla Cina, la quale ha intensificato significativamente le sue attività militari intorno a Taiwan, ufficialmente conosciuta come Repubblica di Cina. L’isola continua ad essere una questione controversa nella politica estera di Pechino, che rivendica con insistenza la propria sovranità su Taiwan, considerandola parte integrante del proprio territorio e insistendo per una futura riunificazione, se necessario anche con la forza.