Un anno fa, il mondo del cinema italiano ha detto addio a Francesco Nuti, uno dei suoi più brillanti e amati artisti degli anni ‘80/’90/2000. Nuti, che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori con la sua versatilità e il suo talento unico, è stato attore, regista, musicista e sceneggiatore, capace di far ridere e riflettere con la stessa facilità.
Nato a Prato nel 1955, Francesco Nuti ha iniziato la sua carriera negli anni Settanta, portando in scena diversi monologhi scritti di suo pugno, prima di emergere come una stella nel decennio successivo. Il suo debutto cinematografico è avvenuto nel 1981 con “Ad ovest di Paperino”; ma è stato con il film “Io, Chiara e lo Scuro” nel 1983, che ha rivelato definitivamente il talento di Nuti, conquistando il grande pubblico e lanciando anche uno dei temi ricorrenti del suo cinema, il biliardo, e dando vita a una sorta di saga. A questo film, infatti, seguiranno poi “Casablanca, Casablanca” (1985), sequel del film ed esordio alla regia di Nuti e più tardi, “Il signor Quindicipalle” (1998), una pellicola che si classificò al 28esimo posto dei primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica italiana dell’anno.
Un curriculum pieno di successi
La sua carriera è stata costellata da successi, tra cui “Son contento” (1983) e “Tutta colpa del paradiso” (1985), che gli conferirono una certa notorietà; film che hanno esplorato temi come l’amore, l’identità e la ricerca di sé, spesso con una vena autobiografica che ha reso le sue storie particolarmente toccanti. Francesco Nuti, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, realizzò numerose pellicole di grande popolarità, tra cui: “Stregati” (1986), “Caruso Pascoski – di padre polacco” (1988), “Willy Signori e vengo da lontano” (1989), “Donne con le gonne” (1991), “Occhiopinocchio” (1995), “Io amo Andrea” (1999) e “Caruso, zero in condotta” (2001). Tra i riconoscimenti assegnati nel corso della sua brillante carriera, Nuti ha vinto 2 premi David di Donatello e 1 premio Nastri d’Argento, ricevendo 3 nomination ai premi David di Donatello e 2 nomination ai premi Nastri d’Argento.
Artista che continua a intrattenere
Nonostante il grande successo, Nuti è rimasto un’anima libera spesso scegliendo anche di lavorare fuori dai circuiti tradizionali e di esplorare tematiche personali e sociali con un’onestà disarmante. La sua capacità di mescolare il comico con il tragico, di far ridere e piangere, ha fatto di lui un punto di riferimento per generazioni di spettatori.
La scomparsa di Francesco Nuti, avvenuta il 12 giugno del 2023 all’età di 68 anni, ha lasciato un vuoto nel cinema italiano, ma il suo lascito continuerà a ispirare e a intrattenere. Un anno dopo il suo addio, ricordiamo con affetto e gratitudine la carriera di un artista che ha saputo catturare l’essenza della vita con la sua arte, regalando momenti indimenticabili a tutti coloro che hanno amato il cinema.