domenica, 29 Settembre, 2024
Esteri

Sinwar: morte di civili “sacrifici necessari” per Hamas

Genitori israeliani dei soldati al fronte: “Tornate a casa”

Il Wall Street Journal, quotidiano statunitense, scrive di avere “analizzato decine di messaggi” trasmessi dal leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ai negoziatori ai tavoli di trattative e a esponenti del movimento in esilio. In diversi di questi messaggi Sinwar si sarebbe espresso in modo cinico parlando delle morti tra la popolazione della Striscia come di “sacrifici necessari” che infondono “vita nelle vene di questa nazione, spingendola a raggiungere la sua gloria e il suo onore”. Avrebbe anche scritto che “un alto numero di vittime civili creerebbe una pressione mondiale su Israele”. Insomma, il massacro di civili per alimentare tensioni, manipolare l’opinione pubblica e gestire il potere. Mentre l’Onu, tramite l’Alto Commissario per i diritti umana, ha sottolineato che “tutte queste azioni, da entrambe le parti, potrebbero costituire crimini di guerra.”

Onu e Ue spingono per l’accordo

L’Unione europea ha, ancora una volta, invitato “Israele e tutte le parti coinvolte a rispettare il diritto internazionale umanitario per evitare ulteriori spargimenti di sangue tra civili innocenti: il momento di agire è adesso”. Lo ha dichiarato il Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic in visita in Giordania. Mentre il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha invitato martedì tutte le parti in conflitto a raggiungere un accordo sul piano di cessate il fuoco delineato dall’Amministrazione americana. “Accolgo con favore l’iniziativa di pace recentemente illustrata dal Presidente Biden e invito tutte le parti a cogliere questa opportunità e a trovare un accordo.” Guterres ha ricordato che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha appena approvato, per la prima volta, una risoluzione che appoggia un piano di cessate il fuoco mirato a porre fine agli 8 mesi di guerra fra Israele e Hamas a Gaza. La risoluzione è stata approvata con 14 voti favorevoli, nessun contrario e l’astensione della Russia.

Blinken ottimista

Il lavorio diplomatico è incessante e sul piano presentato dagli americani Israele ha detto che accetterà solo pause temporanee nella guerra finché Hamas non sarà sconfitto, mentre Hamas ha risposto che non accetterà un accordo che non garantisca la fine della guerra, ma ha anche accettato la risoluzione Onu “con favore” ed “è pronto a negoziare i dettagli”. Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, in visita in Medio Oriente, ha apprezzato la dichiarazione di Hamas; “un segnale di speranza”, ma ha aggiunto che sono ancora necessarie parole definitive da parte della leadership del movimento islamista a Gaza confermando che Hamas non potrà restare al potere nella Striscia di Gaza dopo la fine della guerra. Inoltre nell’incontro avuto con il premier israeliano, quest’ultimo, avrebbe “riaffermato il suo impegno” per il cessate il fuoco.

Genitori israeliani contro la guerra

Centinaia di genitori di soldati israeliani impegnati a Gaza chiedono ai loro figli di “deporre le armi e tornare a casa”. Hanno scritto anche una lettera al ministro della Difesa Yoav Gallant e al capo di stato maggiore delle forze armate Herzi Halevi nella quale criticano anche la decisione della Knesset di approvare la legge che esonera gli uomini ultraortodossi dal servizio militare, e hanno scritto che non sosterranno più la campagna militare a Gaza. Questo dopo che il Parlamento israeliano ha votato la legge sulla coscrizione degli ebrei ultraortodossi, sostenuta dal primo ministro Benjamin Netanyahu ma criticata dal ministro della Difesa, Yoav Gallant. I deputati hanno votato con 63 sì e 57 no a favore della legislazione, che prevede un aumento graduale e limitato del numero degli ebrei ultraortodossi che prestano servizio militare.

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