La Rai, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha lanciato una Campagna di comunicazione intitolata “Fermati. Pensaci un minuto” per sensibilizzare l’intera popolazione sui rischi delle dipendenze. Tale ragguardevole iniziativa mira a informare e a incrementare la consapevolezza sui pericoli associati all’uso di sostanze stupefacenti e ad altri tipi di dipendenze, come quella da alcol, gioco d’azzardo e internet.
La dipendenza è un problema che può colpire chiunque, indipendentemente dallo stato economico, sociale e culturale e rappresenta una vera emergenza sanitaria. I dati, in particolare, evidenziano un aumento preoccupante dell’uso di droghe tra i giovani, con il 25% dei ragazzi che ne fa uso e una diminuzione dell’età media del primo utilizzo. Il fenomeno è particolarmente in crescita nella fascia d’età tra i 15 e i 19 anni, con un incremento significativo del consumo di cannabinoidi sintetici e nuove sostanze psicoattive.
Pensarci prima di agire
La Campagna si compone di nove “pillole” informative, ognuna dedicata a una sostanza diversa: cocaina, eroina, cannabis, MDMA, allucinogeni, nuove sostanze psicoattive, tabacco, alcol e fentanyl. Attraverso clip animate, disponibili su RaiPlay e condivisibili, “Fermati. Pensaci un minuto” invita a riflettere sulle conseguenze dell’uso di queste sostanze, sottolineando che i rischi sono numerosi e gli effetti spesso imprevedibili.
Più nello specifico, l’obiettivo è quello di sensibilizzare proprio i giovani a informarsi e a considerare le implicazioni delle loro scelte. Questa iniziativa rammenta che “ci sono decisioni che possono cambiare la vita e invita a pensarci un minuto prima di agire”.
Intervenire prima che sia troppo tardi
Un altro aspetto preoccupante è la diffusione del consumo di fumo tra i giovani: si stima che 37 milioni di adolescenti tra i 13 e i 15 anni fumino tabacco o usino sigarette elettroniche. I bambini sono particolarmente vulnerabili e spesso iniziano a fumare o a “svapare” già all’età di 10 anni, nonostante le leggi vigenti ne vietino l’acquisto da parte dei minorenni. Intervenire prima che sia troppo tardi è fondamentale. La prevenzione deve partire dalle Istituzioni, concentrandosi non solo sul problema della dipendenza, ma anche sui bisogni effettivi delle persone, che riguardano tutti gli aspetti della vita. È necessario rinnovare il patto educativo, partendo dalla scuola e dalla comunità educante, per dare valore e ricerca di senso.
Infine, nella Campagna si sottolinea l’importanza di chiedere aiuto. Quando la ricerca della sostanza o del comportamento diventa incontrollabile e “occupa gran parte dello spazio mentale”, è essenziale rivolgersi ai Servizi di cura dedicati. Più si tarda a chiedere aiuto, più difficile diventa il percorso di uscita dalla dipendenza. Purtroppo, oggi si riesce a curare solo la punta dell’iceberg e pesa ancora lo stigma associato all’essere considerati tossicodipendenti.