Gli organi competenti delle scuole europee stanno attualmente discutendo riforme che potrebbero cambiare lo status dell’insegnamento religioso negli ultimi due anni della scuola secondaria. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione su questo tema e se ne discute anche nella Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece). Le modifiche proposte sono al vaglio anche con i coordinatori, che hanno “formulato specifiche posizioni condivise in merito.” Comece ha promosso una giornata di studio che prevedeva una sessione finale sull’attuale cooperazione tra insegnanti, coordinatori e dirigenti delle Scuole europee. “I partecipanti – rende noto Comece – hanno discusso le strategie per migliorare il contenuto e la struttura delle lezioni di religione al fine di favorire lo sviluppo integrale dei giovani studenti.”
Educare alla religione
Sull’insegnamento della religione nelle scuole il Parlamento europeo ha adottato, a fine 2023, la sua risoluzione che mira a fornire un’istruzione di qualità ai bambini dei membri del personale delle istituzioni dell’UE. La Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE) ha accolto con favore la risoluzione che insiste sul fatto di “mantenere l’attuale erogazione di educazione religiosa ed etica”. La Comece sostiene l’importanza dell’educazione religiosa confessionale a tutti i livelli di apprendimento, sottolineando il suo ruolo fondamentale per “lo sviluppo integrale dei giovani, permettendo loro di approfondire le questioni di fede, spiritualità, vita e significato. “Educare i bambini alla religione è un fattore importante anche per l’alfabetizzazione religiosa nell’Unione europea”, ha detto il Segretario generale della Commissione P. Manuel Barrios Prieto.
Incontri per discuterne
Le scuole europee forniscono un’istruzione multilingue e multiculturale per gli studenti a livello di scuola materna, primaria e secondaria, comprese le lezioni di educazione religiosa ed etica a tutti i gradi. Ma gli organi competenti delle scuole europee stanno attualmente discutendo le riforme che potrebbero cambiare l’istruzione religiosa negli ultimi due anni di scuola secondaria. A questo proposito il Segretariato della COMECE collabora regolarmente con i genitori, i coordinatori e le altre Chiese e comunità religiose (cattoliche, protestanti, ortodossi, ebraiche e musulmane) responsabili dell’educazione religiosa in queste scuole. Finora sono stati organizzati due incontri tra le autorità religiose e il Segretariato delle scuole europee a Bruxelles, dando il via a una serie di colloqui regolari per promuovere un dialogo costruttivo e trasparente sul dossier educativo.
Rafforzare standard pedagogici
Oltre a un riferimento specifico all’educazione religiosa, il Parlamento europeo chiama anche le scuol europee per rafforzare gli standard educativi e pedagogici, risolvere le questioni critiche sulle risorse e la carenza di insegnanti e svolgere una revisione delle strutture di governance e di gestione delle scuole. La Comece“ continuerà a seguire i prossimi passi nelle attività delle scuole europee, ad esempio per quanto riguarda l’assegnazione degli insegnanti di educazione religiosa, e lo farà nel contesto del suo lavoro nel settore politico della cultura e dell’istruzione.”