venerdì, 5 Luglio, 2024
Attualità

In Madagascar ancora agli arresti deputata che ha denunciato brogli elettorali

Amnesty International: rilasciarla immediatamente

E’ ancora agli arresti domiciliari Marie Jeanne d’Arc Masy Goulamaly, la candidata indipendente delle elezioni in Madagascar, che aveva denunciato a fine maggio tutti gli espedienti messi in atto per rendere difficile la partecipazione al voto dei cittadini. Blocchi stradali eretti per impedire agli elettori di di entrare nei seggi, le urne spostate o fatte sparire, altre urne già piene di schede votate anche prima dell’inizio del voto, i minori portati in cabina. La protesta, sfociata anche in scontri con la polizia, ha portato all’incriminazione della deputata che è stata arrestata da una cinquantina di agenti “armati e incappucciati” e portata nella capitale distrettuale di Ambobombe. Da quanto riferisce Rfi-Afrique da più di una settimana Masy Goulamaly è stata trasferita agli arresti domiciliari e Amnesty International ha chiesto “l’immediato rilascio” della deputata “arrestata arbitrariamente e accusata di aver orchestrato manifestazioni” durante le elezioni parlamentari di fine maggio.

Amnesty: oltraggioso

“È oltraggioso – scrive Amnesty – che le autorità malgasce abbiano arrestato la deputata Marie Jeanne d’Arc Masy Goulamaly per aver presentato una denuncia sull’equità delle elezioni parlamentari nel suo distretto”, ha dichiarato Tigere Chagutah, direttrice regionale di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale. La sua detenzione viola il diritto alla libertà di espressione e di associazione. “È chiaro che le autorità malgasce stanno trattenendo Masy Goulamaly per motivi politici. “Queste tattiche repressive violano gli obblighi del Madagascar ai sensi del diritto regionale e internazionale dei diritti umani, incluso il diritto alla libertà di movimento e di soggiorno all’interno di uno stato, come previsto dalla Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli”.

Violazioni costituzionali

Amnesty International racconta che le elezioni legislative che si sono tenute in Madagascar il 29 maggio 2024 sono state segnate da “irregolarità elettorali che gli elettori avevano visto e filmato nel distretto di Tsihombe. Alle denunce dei deputati Goulamaly e Vontsoa si aggiunsero manifestazioni di piazza e proteste e ci furono anche gli incendi di due edifici amministrativi della commissione elettorale. La Ongsottolinea anche una violazione della Costituzione. L’immunità parlamentare del deputato, che è ancora in carica, non è stata revocata in alcun modo. “Quindi non avrebbe dovuto essere arrestata”, ricorda Amnesty. “Questo arresto, contrariamente alla Costituzione e al regolamento interno dell’Assemblea Nazionale, è stato denunciato mercoledì dal presidente ad interim della camera bassa in una lettera indirizzata al Primo Ministro.” Finora la Gendarmeria non dà notizie della deputata trattenuta ai domiciliari, mentre è stata fatta una denuncia all’Alta Corte costituzionale. La deputata arrestata, altri membri politici e l’organizzazione internazionale hanno prove video e fotografiche di tutte le irregolarità denunciate.

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