Altroconsumo, l’organizzazione che informa e tutela i consumatori, ha condotto un’inchiesta in 10 città italiane, raccogliendo le tariffe di 211 stabilimenti balneari, dalla prima alla quarta fila. I risultati rivelano come, rispetto allo scorso anno, il posto in spiaggia costerà ai vacanzieri il 4% in più. In particolare ad Alassio, per stare in prima fila davanti al mare, si spenderanno circa 392 euro per una settimana. Tuttavia, secondo Altroconsumo “i villeggianti potranno risparmiare, cercando la località giusta” oppure “se ci si accontenterà delle ultime file”.
La consueta inchiesta annuale di Altroconsumo sul costo del posto in spiaggia mette in luce proprio le differenze non solo fra una località e l’altra, ma anche fra la prima e le utleriori file a seguire (seconda, terza e quarta). Inoltre, l’indagine mostra come quest’anno ci siano stati molti “ritocchi di prezzo applicati qua e là” nei listini di tanti lidi italiani. Secondo l’Organizzazione, concedersi ombrellone e sdraio in spiaggia è sempre stato caro, ma negli ultimi anni sta diventando un vero e proprio lusso.
In prima fila ad agosto
Altroconsumo ha raccolto le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari di Lignano, Rimini, Senigallia, Viareggio, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Alghero, Taormina e Giardini Naxos, Anzio, contattando tutti i 211 stabilimenti telefonicamente e in modo anonimo (come si farebbe per programmare una vacanza) e chiedendo le tariffe per le prime quattro file, per la settimana che va dal 4 al 10 agosto. Di media la prima fila costa 226 euro, cifra che si riduce a mano a mano si va a scegliere le file successive: in seconda il costo medio è di 210 euro, 199 euro in terza, 186 dalla quarta in poi. In alcuni casi non c’è stato alcun aumento rispetto allo scorso anno, come a Lignano, Taormina e Giardini Naxos, per esempio.
L’aumento più alto a Senigallia, che però è la meno cara
Si individuano rincari, invece, ad Alghero e Gallipoli (2%), ad Alassio, Anzio e Palinuro (3%), a Rimini (4%) e a Viareggio (5%). Più elevato, ma in linea con l’inflazione, è l’aumento rilevato a Senigallia (8%), che resta comunque la località meno cara dell’inchiesta. Rispetto all’anno scorso, dunque, ci sono stati piccoli ritocchi dei prezzi. Ma, per Altroconsumo, “queste continue variazioni al rialzo sono diventate ormai una lenta e costante tendenza e si stratificano su aumenti più consistenti verificatisi negli anni passati (il 5% medio del 2023, 10% nel 2022)”.
Alassio, la località più costosa
Tra le località balneari più economiche per le vacanze di quest’anno troviamo quindi Senigallia, dove in prima fila, per un ombrellone e due lettini, si spendono 155 euro contro i 392 euro che si devono pagare (sempre in prima fila) sotto il sole di Alassio, la località più cara risultata nell’inchiesta e dove anche dalla quarta fila in poi si spendono comunque 314 euro. Sull’Alto Adriatico un’altra buona scelta in termini di prezzi è Lignano: qui un ombrellone in prima fila costa 164 euro. Seguono la località friulana Rimini (165 euro), Palinuro e Viareggio (209), Taormina e Giardini di Naxos (215). Alassio non è l’unica meta ad avere prezzi alle stelle: anche a Gallipoli si pagano 289 euro per la prima fila mentre ad Alghero 239 euro.