Ilaria Salis, attualmente candidata alle prossime elezioni europee con la lista “Alleanza Verdi e Sinistra” ha scritto alla premier Giorgia Meloni, al ministro degli Esteri Antonio Tajani, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere di scontare la misura cautelare dei domiciliari nell’ambasciata italiana a Budapest. Lo ha comunicato Roberto Salis, il padre dell’italiana imputata in Ungheria. La richiesta dei domiciliari in ambasciata è motivata dalle minacce, ricevute dall’imputata, attraverso un sito neonazista. Nella lettera, Ilaria Salis comunica al premier di aver presentato la richiesta proprio in seguito alle minacce, al fine di evitare “pericoli per la sua sicurezza”, per la sua famiglia e per i cittadini italiani che la assistono.
Il caso Ilaria Salis
laria Salis è un’attivista antifascista italiana. Il padre, Roberto, è anche lui attivista milanese. Salis è stata arrestata l’11 febbraio 2023, insieme a due attivisti tedeschi, come membro di un’organizzazione criminale con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di tre persone. Attualmente Salis è agli arresti domiciliari in un appartamento di Budapest, monitorata con un braccialetto elettronico. La decisione dei giudici è avvenuta dopo il pagamento di una cauzione di 40.000 euro. Dopo mesi di tensioni diplomatiche e proteste contro l’Ungheria per la custodia cautelare di Salis, il suo caso ha visto uno sviluppo significativo quando è stata nominata dall’Alleanza Verde della Sinistra per le prossime elezioni europee di giugno. Mentre i principali media continuano a riferirsi a lei come a un'”insegnante” e alle vittime che si ritiene abbia aggredito come “neo-nazisti”, l’ONG italiana Liberiamo Ilaria Salis pubblica striscioni sui social i media con scritto “Liberi tutti gli antifascisti – Dalla parte giusta della storia” e continuano a riferirsi a lei come a una “compagna”.