I Carabinieri sono protagonisti della storia del Paese e questo momento storico sollecita più che mai i valori di fedeltà alla Repubblica. Sono i due concetti principali espressi chiaramente ieri dal Capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione del 210° anniversario della fondazione dell’Arma (avvenuta il 13 luglio del 1814 a Torino da Vittorio Emanuele I) in un messaggio inviato al Generale Teo Luzi, Comandante Generale dei Carabinieri. Il Presidente ha colto anche l’occasione per rivolgere un “riconoscente pensiero” alla memoria di tutti i Carabinieri che, in Patria o fuori dai confini nazionali, “hanno perso la vita nell’adempimento del dovere e un deferente saluto alla Bandiera”.
Impegno esigente
Mattarella ha insistito molto su un’attualità carica di tensioni che si sta vivendo in Italia e in Europa e che sollecitano oggi più che mai i valori di lealtà alla Repubblica e di abnegazione di cui l’Arma ha saputo essere interprete: “La sfida alla pace, la tutela delle libertà della nostra convivenza civile, vedono i Carabinieri operare nella duplice proiezione da un lato nelle crisi internazionali, dall’altro nel presidio offerto sul territorio nazionale dalla rete delle Stazioni – ha aggiunto Mattarella – la lotta alla criminalità organizzata, essenziale per la garanzia della legalità, concorre in modo significativo alla coesione della società italiana”. Tutti campi, per il Capo dello Stato, che reclamano un impegno esigente per le donne e gli uomini dell’Arma.
Competenza e sacrificio
L’anniversario della fondazione dei Carabinieri è stato onorato anche dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi il quale ha rivolto a donne e uomini dell’Arma gratitudine e apprezzamento per l’impegno e la professionalità con cui ogni giorno garantiscono, insieme alle altre Forze di polizia, “la sicurezza dei nostri cittadini”. ‘Siamo riconoscenti per la competenza, l’abnegazione e lo spirito di sacrificio che da sempre contraddistinguono il loro essere al servizio della comunità”, le parole del titolare del Viminale. “Grazie agli uomini e le donne dell’Arma dei Carabinieri per l’instancabile servizio. L’Italia sarà sempre orgogliosa di voi” ha scritto sui propri social il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Tramite una nota il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha ricordato di come l’Arma da 210 anni, “con dedizione, coraggio e sacrificio” è al fianco delle persone. “210 volte grazie per 210 anni di servizio, di coraggio, di fierezza, di orgoglio, di abnegazione, di sacrifici per garantire legalità e sicurezza. Grazie, grazie, grazie” le parole del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.
Le celebrazioni
Le celebrazioni per il 210° anniversario della fondazione dei Carabinieri hanno preso il via ieri mattina con un tributo solenne ai Caduti. Il Comandante Teo Luzi ha deposto una corona d’alloro al Sacrario all’interno del Museo storico dell’Arma, in un momento di profonda riflessione e rispetto per tutti i militari che hanno sacrificato la propria vita in servizio. La giornata è culminata in serata con una cerimonia ufficiale che si è tenuta all’interno della Caserma ‘Salvo D’Acquisto’ di Tor di Quinto a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di Mattarella, insieme a numerose autorità parlamentari e di governo, esponenti delle Magistrature, autorità militari, civili e religiose, oltre al Comandante Generale dell’Arma.
