L’Aib, l’Associazione italiana biblioteche, sostiene “Le Biblioteche per un futuro sostenibile: manifesto per le elezioni europee 2024” che raccoglie le richieste delle associazioni di settore europee indirizzate ai candidati alle prossime elezioni. L’Aib ha fatto proprie le richieste formulate dalle principali associazioni di settore europee e “al fine di dare più forza a quanto chiesto nel documento – spiega la presidente Laura Ballestra – va segnalata a tutti i bibliotecari e cittadini italiani l’opportunità di dare la propria preferenza a candidati che intendano sostenere in questi modi il mondo delle biblioteche.”
Infrastrutture culturali
Il Manifesto ribadisce l’importanza dell’equo accesso all’informazione per tutti i cittadini. In questo contesto giocano un ruolo chiave le biblioteche come infrastrutture culturali, sociali, per l’apprendimento permanente e per diffondere competenze digitali e informative che consentano ai cittadini di valutare le informazioni e prendere decisioni consapevoli e documentate. “Le biblioteche sono spazi fisici e digitali di empowerment civico, di crescita democratica, di confronto – spiega Ballestra – e garantiscono informazione di qualità e supportano la lettura per tutti e una cultura della sostenibilità. Garantiscono la valorizzazione del patrimonio documentario, ne preservano la memoria e ne consentono la fruizione, sostengono la scienza aperta e la citizens science come mezzi indispensabili per favorire lo sviluppo scientifico, tecnologico e la crescita democratica dell’Europa.”
Finanziamenti adeguati
Per il raggiungimento di questi obiettivi è essenziale che alle biblioteche vengano garantite linee di finanziamento adeguate, includendo nei programmi di finanziamento dell’UE apposite voci di bilancio. Ai bibliotecari e alle bibliotecarie devono essere garantiti formazione e aggiornamento professionale adeguati, perché possano svolgere una funzione di supporto ai cittadini nei loro bisogni informativi e culturali, di lettura, di approfondimento, di apprendimento permanente.
I dati italiani
Secondo ultime rilevazioni Istat sono 7.425 le biblioteche pubbliche e private, statali e non statali, aperte al pubblico in Italia (escluse quelle scolastiche e universitarie). Il 58,3% del totale dei comuni ha almeno una biblioteca: ce ne sono quasi tre ogni 100 chilometri quadrati e una ogni 8 mila abitanti. Due biblioteche su tre (il 68,5%) sono biblioteche civiche a titolarità comunale, il 9,2% appartiene a enti ecclesiastici mentre il 7,1% è gestito da associazioni private e il 4% da fondazioni. Più della metà delle biblioteche è al Nord (58,3%), il 24,2% nel Mezzogiorno e il 17,5% nel Centro Italia. Il Censimento sulle Biblioteche pubbliche e private, rivolto a più di 9.000 biblioteche, è realizzato dall’Istat nella cornice del Protocollo d’intesa per lo sviluppo del sistema informativo integrato su istituti e luoghi di cultura, firmato con il Ministero della Cultura, le Regioni e le Province autonome e in stretta collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu) e l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana (Cei).