sabato, 28 Settembre, 2024
Economia

Inps: più di tre milioni i pensionati dipendenti pubblici. Spesa oltre 90 miliardi

Al nord più del sud e il doppio del centro

La spesa per le pensioni dei dipendenti pubblici supera i 90 miliardi di euro, con una crescita dell’8,2% rispetto al 2023. Lo rende noto l’Inps che calcola le pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) vigenti al primo gennaio 2024 in 3.137.572, lo 0,9% in più rispetto all’anno precedente (3.107.983 pensioni), per un importo complessivo annuo di 90.129 milioni di euro. Il dato di crescita è legato soprattutto al recupero dell’inflazione; l’importo medio delle pensioni dei dipendenti pubblici vigenti a inizio 2024 è di 2.209,70, in crescita di 147 rispetto ai 2.062,13 euro del 2023. I dati dell’Osservatorio Pensioni Dipendenti Pubblici, pubblicato ieri mattina raccontano nel dettaglio che il 58,9% delle pensioni sono di anzianità o anticipate, con importo complessivo annuo pari a 58.921 milioni di euro; il 14,6% sono pensioni di vecchiaia con importo complessivo annuo di 15.047 milioni di euro; le pensioni di inabilità sono il 6,3% e il restante 20,2% è costituito, complessivamente, dalle pensioni erogate ai superstiti di attivo e di pensionato. Il 59,7% del totale dei trattamenti pensionistici è erogato a donne, contro il 40,3% erogato a uomini. In tutte le categorie di pensione, eccetto la categoria delle pensioni di inabilità, si rileva una maggior presenza di pensionate sui pensionati, con differenziazione massima nelle pensioni ai superstiti in cui le donne rappresentano il 16,6% del totale delle pensioni e gli uomini il 3,6%.

Pensioni al nord e al sud

Il maggior numero delle prestazioni è concentrato nelle regioni settentrionali con il 41% del totale nazionale, seguito dal 36,5% delle prestazioni erogate al Sud, isole comprese. Al Centro il valore minimo, con il 22,3%. Il 39,7% della spesa pensionistica complessiva della Gestione Dipendenti Pubblici viene erogata nell’Italia settentrionale, contro il 36,5% dell’Italia meridionale ed isole ed il 23,6% dell’Italia centrale. Le regioni con il maggior numero di pensioni pubbliche sono la Lombardia e il Lazio rispettivamente con l’11,9% e l’11,2% del totale, seguite dalla Campania (9,4%) e dalla Sicilia (8,4%). Le regioni con il numero minore sono la Valle d’Aosta (0,3%), il Molise (0,7%) e la Basilicata (1,1%).

Pensioni di anzianità

Rispetto al 2022, le pensioni liquidate nel 2023 risultano inferiori del 9,8%, passando da 151.208 nel 2022 a 136.418 nel 2023; l’importo medio mensile, che nel 2022 era pari a 2.001,87 euro, è di 2.083,44 nel 2023, con un incremento percentuale del 4,1%. Analogamente alle pensioni vigenti, nella distribuzione delle pensioni liquidate nel 2023, la categoria delle pensioni di anzianità/anticipate è la più numerosa, con il 44,2% del totale e importo complessivo annuo pari a 1.957,2 milioni di euro (53% del totale). Le pensioni ai superstiti rappresentano il 30,4% del totale come numero e il 18,2% come importo. Infine, le pensioni di vecchiaia sono il 22,1% come numero e il 25,8% come importo e quelle di inabilità sono di poco superiori al 3% sia nel numero sia nell’importo. La distribuzione per genere e categoria delle pensioni liquidate ha una composizione analoga a quella delle pensioni vigenti con una prevalenza del genere femminile in tutte le categorie ad eccezione delle inabilità. Inoltre, le pensioni ai superstiti erogate alle donne rappresentano il 22,7% del totale mentre quelle erogate agli uomini soltanto il 7,6%.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Inps: il Civ delibera l’approvazione dell’assestamento del bilancio di previsione

Paolo Fruncillo

Inps: pagate 7,3 mln di prestazioni di cassa integrazione

Redazione

Pensioni. Rinvio in autunno. Nebbia sul dopo “quota 102”

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.