Sostegno italiano a tutti gli sforzi in atto per un cessate il fuoco sostenibile; rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas; salto di qualità nell’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza. Sono tre obiettivi a cui il governo sta lavorando affinché in Medioriente cessino le armi quanto prima. Obiettivi confermati anche ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che a Palazzo Chigi ha ricevuto il Primo Ministro palestinese Mohammed Mustafa. In merito al terzo punto, il Premier ha detto che l’esecutivo è orgoglioso dell’impegno italiano a favore della popolazione civile palestinese: “Dagli aiuti umanitari alle cure mediche, che abbiamo assicurato con Nave Vulcano e il trasporto e la cura dei bambini feriti negli ospedali italiani. Siamo impegnati anche nel rafforzamento dell’iniziativa ‘Food for Gaza’” attraverso nuovi finanziamenti. Nel corso del colloquio, durato circa 45 minuti, Meloni ha quindi ribadito la necessità di riavviare un processo politico che conduca a una pace duratura basata sulla soluzione dei due Stati.
Alla Farnesina
La giornata romana di Mustafa ha visto in agenda anche un incontro, alla Farnesina, con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’occasione per ribadire il pieno sostegno dell’esecutivo italiano all’amministrazione palestinese: “Siamo impegnati anche come presidenza G7 per lavorare per una stagione di pace, chiediamo con forza un immediato cessate il fuoco a Gaza”. Il Vicepremier ha poi aggiunto che ha avvertito lo stesso Mustafa che il governo ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, “che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi”, ha spiegato Tajani, aggiungendo che di questi fondi, 5 milioni saranno destinati a Unrwa, l’agenzia che si occupa di sostenere i rifugiati palestinesi presenti in diversi paesi del Medio Oriente : a seguito del lavoro svolto dalla Commissione indipendente presieduta dall’ex Ministra francese Colonna e delle misure a tutela del principio di neutralità, l’Italia ha dunque deciso di riprendere a finanziare specifici progetti destinati all’assistenza ai rifugiati palestinesi, “ma solo dopo controlli rigorosi che garantiscano che neanche un centesimo possa rischiare di finire al sostegno al terrorismo”, mentre 30 milioni di euro saranno dedicati all’iniziativa ‘Food for Gaza’.
Aiuti concreti
Nel corso del colloquio, Tajani ha infatti annunciato che, dopo i primi due pacchetti di aiuti da 20 milioni già stanziati, il governo ha deciso di predisporre un nuovo, terzo pacchetto che, dai 20 milioni già decisi nelle scorse settimane, si è disposto di incrementare a 30 milioni di euro. L’iniziativa ‘Food for Gaza’, che aveva presentato al Ministro degli Esteri israeliano Katz durante la sua visita a Roma del 7 aprile, è stata attivata in coordinamento con Fao, Pam e Ficross per portare un aiuto concreto, in termini di sicurezza alimentare, alla popolazione palestinese. S
i tratta di un ulteriore sostegno che si aggiunge al lavoro fatto dall’Italia sul fronte umanitario durante gli scorsi mesi per esfiltrare dalla Striscia di Gaza 156 cittadini palestinesi, tra cui 58 minori feriti che hanno beneficiato in Italia delle cure dei nostri ospedali e relativi accompagnatori.
Rimane attiva in parallelo la collaborazione con gli EAU dal punto di vista medico con l’invio di personale italiano negli Emirati Arabi Uniti, dove i nostri medici hanno contribuito a visitare e operare alcuni pazienti pediatrici con gravi traumi, trasportati da Gaza.