martedì, 18 Giugno, 2024
Esteri

Macron invita Putin alle celebrazioni degli 80 anni dello sbarco in Normandia

Medvedev: più l’Ucraina usa missili a lunga gittata più sarà ampia la zona cuscinetto

Qualche perplessità tra gli osservatori per la posizione della Francia del Presidente Macron che prima propone di inviare truppe di terra in supporto all’Ucraina e ora invita il capo del Cremlino alle celebrazioni, il 6 giugno, dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia. Scelta criticata apertamente dalla Gran Bretagna, ma probabilmente dettata da motivi politici interni: il partito di Macron è dato dai sondaggi in forte calo e il Presidente teme il sorpasso da parte dei socialisti che stanno chiedendo azioni forti contro la Russia e interventi di critica sia contro Vladimir Putin che Xi Jinping. Macron, evidentemente, si destreggia tra le diverse necessità; interne e estere. Vedremo se il 6giugno ci saranno insieme, a ricordare la sconfitta nazista, Biden, Sunak, Macron e anche Putin. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che “la decisione” spetta al Presidente francese.

Crosetto: potere di penetrazione di Cina e Russia

Anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, è intervenuto sul contenimento di Cina e Russia: c’è un forte “potere di penetrazione di un’informazione di parte”, ha spiegato il ministro: “ci sono alcune grandi nazioni del mondo, la Cina e la Russia in particolare, che si sono specializzate nel governare un’informazione parallela che non passa attraverso gli organi ufficiali di stampa, che ha molto più effetto arriva dal basso e fa sedimentare delle idee, che sono normalmente delle idee che poco hanno a che fare con la realtà e che servono a creare un substrato per giustificare le cose più ingiustificabili”. Tra i Paesi più bersagliato ci sarebbe l’Italia: “uno dei Paesi in cui è più forte questa propaganda”, ha aggiunto il ministro, secondo il quale, soprattutto la Cina è molto avanti nell’uso dell’intelligenza artificiale.

Russia sequestra conti di banche tedesche

Un tribunale russo ha ordinato il sequestro dei beni, dei conti, delle proprietà e delle azioni di Deutsche Bank e Commerzbank in Russia nell’ambito di una causa che coinvolge le banche tedesche. Le banche erano tra i garanti del contratto con la tedesca Linde per la costruzione di un impianto di trattamento del gas in Russia, che è stato rescisso a causa delle sanzioni occidentali. Le cause legali sono state intentate da RusChemAlliance, con sede a San Pietroburgo, una joint venture posseduta al 50% dal colosso russo del gas Gazprom, operatore del progetto. Il tribunale arbitrale di San Pietroburgo ha vietato a Deutsche Bank di esercitare la sua partecipazione pari al 100% nel capitale autorizzato della sua filiale russa, nonché di Deutsche Bank Technology Center LLC. Il tribunale ha inoltre imposto il sequestro di un massimo di 238,6 milioni di euro in titoli, beni immobili e conti bancari di Deutsche Bank, nonché della sua filiale russa e del Deutsche Bank Technology Center.

I bollettini di guerra

Dal fronte i bollettini di propaganda. Gli ucraini sostengono che l’esercito di russo ha perso 10.000 soldati in una settimana di combattimenti oltre a quattro aerei e un elicottero. Le perdite si riferiscono alla settimana dal 12 al 19 maggio, periodo in cui sono stati distrutti inoltre 122 carri armati, 255 veicoli da combattimento corazzati, 215 sistemi di artiglieria, 10 missili da crociera e 245 droni di tipo tattico-operativo. Da Mosca, invece, si racconta che le difese aeree hanno abbattuto 103 droni, un missile tattico Tochka-U, “12 missili Atacms operativi-tattici prodotti dagli Stati Uniti, quattro bombe aeree guidate Hammer di fabbricazione francese, due missili anti-radar Harm di fabbricazione statunitense, oltre a nove razzi Himars di fabbricazione statunitense”. Le forze russe riferisco di aver anche colpito le concentrazioni di manodopera e attrezzature ucraine in 112 aree nelle ultime 24 ore.

Medvedev e la “zona cuscinetto”

Infine il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che i paesi della Nato forniscono all’Ucraina armi sempre più a lungo raggio. Motivo per il quale, ragiona Medvedev, Putin fa bene a chiedere una “zona cuscinetto” in grado di proteggere il territorio russo da attacchi dall’Occidente, e ha aggiunto, che questa zona neutrale potrebbe confinare con la Polonia a mano a mano che la gittata delle armi date all’Ucraina aumenterà.

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