venerdì, 22 Novembre, 2024
Attualità

Europee, salta il confronto in tv tra Meloni e Schlein: non c’è la maggioranza richiesta dall’Agcom

I dem: “Negato il confronto tra due donne”. Vespa: “Non è la vittoria della democrazia”

Per molti è la vittoria del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sin da sùbito avverso al duello in tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein che si sarebbe dovuto tenere il 23 maggio all’interno di ‘Porta a porta’, il salotto di Bruno Vespa, in vista delle Europee di giugno. E invece nulla: il faccia a faccia tra il Premier e la Segretaria del Partito democratico (entrambe candidate alle elezioni) non si farà per alcuni paletti messi in campo dall’Agcom. A comunicarlo è stata la stessa tv di Stato con la seguente motivazione: “Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento (FdI, Pd, Italia viva e Lega favorevoli, Avs, FI, M5S e Azione contrari) hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni la Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti”. La nota di viale Mazzini ha anche aggiunto che comunque il servizio pubblico continuerà a garantire il rispetto della par condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento “con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Agcom”.

Disparità di trattamento

Una notizia che dunque ha trovato assolutamente favorevole Conte, che aveva denunciato una disparità di trattamento rispetto alle altre forze politiche per un confronto che avrebbe favorito in maniera inequivocabile Meloni e Schlein in vista delle Europee: “Con una legge elettorale che prevede un sistema proporzionale puro, per cui ogni forza politica corre per sé, questo confronto mirava a polarizzare il voto, a scapito di tutte le altre proposte politiche”, le parole del leader pentastellato. “Insomma”, ha proseguito, “si è provato a ingannare gli elettori, un po’ come con le ‘finte’ candidature dei leader che purtroppo troveremo nelle schede elettorali per racimolare qualche voto in più. Poi l’ex Primo Ministro si è appellata direttamente a Meloni, invitandola a non tirarsi indietro rispetto a un confronto con lui e gli altri leader ospiti di Enrico Mentana su La7. Opzione difficilmente percorribile, dato che da Fratelli d’Italia l’indicazione ai tempi era stata chiara: o da Vespa o niente. Da registrare invece l’ok della Schlein, che si è detta nel caso disponibile a confrontarsi ovunque con il Presidente del Consiglio, anche su La7. Anche se il Pd ha criticato l’annullamento del confronto: “Prendiamo atto che c’è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d’Italia. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un’occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull’Europa federale. E per contestare le scelte e l’inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone”. L’annullamento del confronto è un’occasione mancata per il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti: “A prescindere dagli schieramenti, gli elettori avrebbero potuto assistere, per la prima volta, a un confronto tra due donne leader dei rispettivi partiti che attualmente sono le principali formazioni politiche. Al di là di tutto sarebbe stata una immagine positiva”.

Confronto all’americana

Alquanto deluso Bruno Vespa il quale ha ricordato che nelle ultime due tornate elettorali (2022/2024) non gli è stato possibile trasmettere confronti tra il Presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell’opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein): “Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto”. Di diverso avviso il Vicepremier e Segretario di Forza Italia Antonio Tajani per il quale è più giusto un confronto in televisione tra tutti i leader in contemporanea, in un sistema all’americana e poi “alla fine valuteranno i cittadini”. Per l’europarlamentare AvsMassimiliano Smeriglio il confronto Tv Schlein- Meloni “è solo un imbroglio perché nessuna delle due siederà al Parlamento Europeo. In ogni caso, mentre Elly Schlein cerca il confronto con la Meloni, noi cerchiamo il confronto con le persone”.

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