domenica, 8 Settembre, 2024
Attualità

Le grandi braccia dell’Europa per i popoli minacciati da Mosca

L’Unione europea deve aumentare la sua ambizione geopolitica e comprendere che la sua missione non è solo economica. In un mondo che sembra privo di punti di riferimento, l’Europa è l’unico soggetto che può fungere da centro di gravità per popoli che desiderano pace, benessere, sviluppo sociale e che vogliono mettersi al riparo da azioni predatorie come quella che da due anni sta avvenendo in Ucraina. Si tratta di aprire un nuovo capitolo dell’allargamento dell’Ue che da 27 membri dovrebbe arrivare a 36.

La domanda di Europa cresce sempre di più soprattutto in Paesi che sentono il fiato sul collo di una Russia tornata ai vecchi disegni imperiali. Si tratta della Repubblica di Moldavia e della Georgia. La prima vede crescere le pressioni di Mosca che ha le sue truppe nella Transnistria, una regione autoproclamatasi indipendente da Kisinau, riconosciuta solo da tre territori come Abkhazia, Ossezia del Sud e Nagorno Karabach .Se la Moldavia entrasse nell’Europa si sentirebbe più al riparo dalle continue ingerenze di Mosca. Discorso analogo vale per la Georgia che in questi giorni vede i suoi cittadini pro-Europa manifestare contro un governo che gode delle simpatie di Mosca e che, per paura di essere spazzato via alle elezioni, ha imposto una legge contro immaginarie interferenze dell’Occidente.

La Georgia e la Moldavia hanno bisogno urgente di avere un protettivo ombrello europeo.

L’Ucraina è comunque la priorità assoluta per l’Ue che deve accelerare le procedure per dare sicurezza a Kyiv.

Poi ci sono i Paesi dell’area balcanica come Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Bosnia-Erzegovina per i quali i tempi non dovrebbero essere lunghi. E rimane aperto il caso della Turchia, con i suoi 85 milioni di abitanti ed una posizione storicamente di ponte tra Europa e Asia. Freddi verso Ankara sono sempre stati sia Berlino che Parigi, sbagliando, come al solito nella valutazione. La paura di avere un Paese islamico in Europa ha di fatto facilitato il disegno di Erdogan di islamizzare sempre di più istituzioni che hanno avuto un a lunga tradizione di laicità. 36 Paesi sarebbero troppi? Basterebbe stabilire due diversi livelli di integrazione.

Se entrassero tutti questi Stati l’Ue avrebbe una popolazione di oltre 600 milioni di abitanti. Un mercato enorme. Un asse stretto tra Ue e Usa, con la pentita Uk e il Canada porterebbe il fronte occidentale a oltre un miliardo di abitanti. Un mercato integrato di queste proporzioni metterebbe definitivamente fuori gioco le pretese della Cina e costringerebbe la Russia a rifare i conti con attenzione.

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