Il senatore repubblicano dell’Ohio, JD Vance, possibile candidato alla vicepresidenza, ha affermato domenica che si impegna a riconoscere i risultati delle elezioni presidenziali 2024, a condizione che si svolgano in maniera “libera ed equa”. Questa dichiarazione si allinea a quelle di altri potenziali candidati repubblicani, in un contesto in cui l’ex presidente Donald Trump ha più volte sollevato infondate accuse di frode elettorale relative alle elezioni del 2020. Vance ha poi sottolineato che è giusto affrontare e investigare eventuali irregolarità elettorali. “Se si sospettano problemi, è doveroso indagarli e portare avanti il caso – ha affermato – e ovviamente, in presenza di elezioni trasparenti, rispetterò i risultati”.
Approcci diversi
Altri membri del partito Repubblicano hanno adottato approcci diversi. Il senatore Tim Scott, della Carolina del Sud, ha evitato di rispondere direttamente a domande sull’accettazione dei risultati, prevedendo piuttosto un futuro in cui “il 47esimo presidente degli Stati Uniti sarà Donald Trump”. La rappresentante Elise Stefanik di New York, che ha votato contro la certificazione dei risultati in Pennsylvania per le elezioni del 2020, non si è ancora espressa in merito alla certificazione dei risultati attuali. Il presidente Joe Biden ha ripetutamente criticato l’atteggiamento negazionista di Trump e dei suoi alleati, sottolineando che non si può professare amore per il proprio Paese solo in caso di vittoria. “Non puoi amare il tuo Paese solo quando vinci”, ha ribadito durante un evento elettorale in California, enfatizzando l’importanza di sostenere il processo democratico indipendentemente dall’esito delle elezioni.