Più di 100.000 giovani appartenenti al DACA si vedranno garantire per la prima volta l’accesso alla copertura sanitaria federale. Istituita nel 2012 dal presidente Barack Obama con un ordine esecutivo, il DACA concede ad alcuni immigrati privi di documenti, portati nel paese come minori, dei permessi di lavoro e protezione temporanea dalla deportazione. Questo venerdì, l’amministrazione di Biden svelerà una normativa che consentirà loro di iscriversi all’Affordable Care Act o ad altri programmi sanitari essenziali. I circa 580.000 giovani protetti dal DACA, sebbene contribuiscano con miliardi in tasse, sono attualmente esclusi dall’assicurazione federale, e un quarto di essi è privo di qualsiasi assicurazione. La nuova regolamentazione riconoscerà i beneficiari del DACA come “legalmente presenti” negli Stati Uniti, offrendo loro la possibilità di ottenere piani sanitari di elevata qualità e supporto finanziario.
Costi contenuti
Il Segretario alla Salute e ai Servizi Umani, Xavier Becerra, ha annunciato che questa misura permetterà a oltre 100.000 giovani non assicurati di accedere a cure sanitarie a costi contenuti, contribuendo a migliorare sia la loro salute individuale che il benessere della nazione nel suo complesso. I destinatari del DACA non avranno diritto al Medicaid, tuttavia saranno eleggibili per beneficiare dell’Affordable Care Act. L’entrata in vigore della regolamentazione è prevista per il 1° novembre, con le iscrizioni ai piani del 2025 che apriranno in tale data, permettendo l’accesso ai servizi a partire da dicembre. Questo annuncio rappresenta il seguito di un impegno preso da Biden un anno fa volto ad estendere la copertura ai beneficiari del DACA. Nonostante i ritardi, la cui ragione non è stata fornita dall’amministrazione, Neera Tanden ha riaffermato l’impegno di Biden a lavorare per la concessione di uno status permanente a questi individui, rimarcando però che solo il Congresso può assicurarlo. Nel frattempo, il DACA, sotto attacco legale e chiuso ai nuovi richiedenti dal 2021, rimane in attesa del verdetto dei tribunali.