domenica, 24 Novembre, 2024
Esteri

Fuori campus

Università e monito di Biden

Le università americane sono ostaggio di minoranze esagitate che proclamano di voler difendere i diritti dei Palestinesi e lo fanno spesso con violenza e con atti di spudorato antisemitismo. Nulla di simile, pare, sta avvenendo neanche negli atenei del principale nemico di Tel Aviv, l’Iràn, e non certo perché gli ayatollah impedirebbero manifestazioni anti-israeliane. La pace regna anche nelle università dei Paesi arabi più o meno moderati.

L’autofustigazione americana

È un’altra strana pagina di quest’America che ama auto-fustigarsi incolpandosi di tutte le peggiori nefandezze della storia e trattando se stessa come un carnefice anche quando svolge il ruolo della colomba.
Il parallelismo con le manifestazioni del Sessantotto contro la guerra in Vietnam è sbagliato. All’epoca gli Usa erano impegnati fino al collo in quell’avventura sanguinosa e sbagliata la cui memoria grava sulla coscienza americana insieme all’altra guerra , la seconda in Iraq, che non aveva motivo di esistere e che è stato un clamoroso autogol degli Stati Uniti.

Il comportamento esemplare della Casa Bianca

Nel conflitto di Gaza, Biden ha avuto un comportamento esemplare: è stato vicino a Israele dopo i pogrom del 7 ottobre, gli ha garantito il supporto necessario per avviare un’operazione di legittima autodifesa, ha dispiegato forze navali per far capire a Teheran di non azzardarsi ad approfittare del momento per attaccare Israele. Ma ha anche indicato a Netanyhau le linee rosse da non superare, prima fra tutte la tutela della popolazione civile di Gaza che da 7 mesi subisce lutti indescrivibili e vive in condizioni disumane. La Casa Bianca si batte con tenacia per far arrivare aiuti umanitari a queste persone indifese, le sta provando tutte per indurre l’ottuso premier israeliano alla moderazione, per farlo desistere dall’offensiva a Rafah e convincerlo ad accettare una tregua stabile per liberare le persone rapite e mettere le basi di una via d’uscita definitiva dall’annosa questione palestinese.

Manifestanti con idee confuse o manipolati?

E allora contro chi manifestano questi studenti che sono o disinformati o in malafede o, peggio, manipolati da chi trama contro il Governo americano? Dovrebbero, invece, sostenere gli sforzi del loro Presidente che è attentissimo alle questioni umanitarie, cerca di contrastare gli estremismi del governo israeliano ed è favorevole alla soluzione due Stati-due popoli. Ha fatto bene Biden a mettere un punto fermo: manifestare il dissenso è lecito ma bisogna rispettare le regole della democrazia. I rettori degli atenei dovrebbero organizzare dibattiti civili su questi argomenti senza lasciare ad un manipolo di agitatori il monopolio della tematica. E qualcuno dovrebbe indagare a fondo per capire se anche dietro queste manifestazioni non ci sia lo zampino dei nemici dell’Occidente.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

L’Italia assecondi i contenuti tecnologici del Pnrr

Ubaldo Livolsi

Confermato il taglio del cuneo fiscale. Fringe benefit e premi produttività

Antonio Gesualdi

Raid Usa su siti delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.