Johnson & Johnson ha reso nota l’intesa per un risarcimento complessivo di 6,5 miliardi di dollari distribuiti in un arco di 25 anni, finalizzato a risolvere la quasi totalità delle controversie legali negli Stati Uniti relative al presunto talco cancerogeno. Tali dispute legali hanno inciso negativamente sia sulla reputazione che sulle finanze dell’azienda, nonostante questa abbia sempre difeso l’innocuità dei suoi prodotti contenenti talco, ormai ritirati dal commercio. Il 99% di questi procedimenti giudiziari concerne il cancro ovarico.
Le spese sostenute da J&J, pari a 2,7 miliardi di dollari, sono state destinate all’aumento del fondo per le riserve sinistri, raggiungendo un totale di circa 11 miliardi di dollari. L’accordo prevede inoltre un piano di ristrutturazione attraverso il fallimento della LTL Management.
Nonostante i tentativi precedenti di fallimento siano stati respinti dalla magistratura, J&J ora punta a ottenere il consenso dei querelanti attraverso una votazione della durata di tre mesi, aspirando a raccogliere il 75% di appoggi per concludere in maniera definitiva le dispute e scongiurare nuove cause legali.
Favorevoli all’accordo
La direzione di J&J sostiene che la maggioranza dei querelanti è favorevole all’accordo. “Questo piano rappresenta la soluzione più equa per i reclamanti”, ha affermato Erik Haas, portavoce di J&J, sostenendo che l’accordo è preferibile a un lungo iter giudiziario. Haas ha sottolineato che solo una minoranza dei ricorrenti ha ricevuto un risarcimento e che ci vorrebbero anni per portare a termine tutti i processi pendenti. Nonostante ciò, alcuni querelanti hanno ricevuto compensi cospicui, incluso un caso in cui 22 donne hanno ottenuto 2 miliardi di dollari. In seguito all’annuncio, le azioni di J&J hanno registrato un incremento del 2%.
I casi di mesotelioma verranno trattati separatamente, considerato che il 95% di essi è già stato risolto. L’azienda ha inoltre comunicato di aver raggiunto accordi per chiudere un’inchiesta condotta da 40 stati sulla sicurezza del suo borotalco e ha stabilito principi di accordo con i fornitori di talco quali Imerys Talc America e Cyprus Mines Corporation.