Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che Parigi sta valutando la possibilità di estendere le sanzioni ai coloni israeliani responsabili della violenza contro i palestinesi in Cisgiordania. Lo ha fatto nel corso di una telefonata con il re di Giordania Abdullah II. I due leader “hanno condannato fermamente i recenti annunci israeliani sugli insediamenti” in Cisgiordania, “che sono contrari al diritto internazionale”, afferma in una nota l’ufficio di Macron. Secondo quanto riferito, il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, che ricopre anche il ruolo di ministro della Difesa, sta spingendo per avviare il processo di legalizzazione di 68 avamposti illegali in Cisgiordania in quella che sarebbe una delle espansioni più grandi per il movimento degli insediamenti degli ultimi decenni. Le tensioni sono aumentate in Cisgiordania dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele che ha scatenato la guerra in corso a Gaza. Il ministero della Sanità dell’Autorità Palestinese afferma che più di 480 palestinesi della Cisgiordania sono stati uccisi in quel periodo. A febbraio, la Francia ha annunciato sanzioni contro 28 israeliani accusati di aver commesso atti violenti contro i palestinesi in Cisgiordania, bandendoli dal territorio francese.
Crisi umanitaria
Macron e re Abdullah hanno parlato anche della “catastrofica situazione umanitaria a Gaza” ed hanno espresso “grande preoccupazione per la prospettiva di un’offensiva israeliana su Rafah, dove più di 1,5 milioni di persone stanno cercando rifugio, e hanno ribadito la loro opposizione a tale operazione, “si legge nel comunicato. “I due hanno anche insistito sulla necessità di un cessate il fuoco immediato e duraturo per consentire la consegna massiccia di aiuti urgenti e la protezione delle popolazioni civili”, aggiunge la nota. Macron ha inoltre “ribadito che la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas è una priorità assoluta per la Francia”.