lunedì, 1 Luglio, 2024
Agroalimentare

Oltre 5.600 gli agriturismi sul territorio toscano, Cia: Valgono occupazione e reddito per le aziende”

Un agriturismo italiano su 5 si trova in Toscana. Sono ben 5.634 le strutture agrituristiche nel territorio regionale e rispetto al 2010, in controtendenza con il trend nazionale e delle altre aziende agricole, sono aumentate del 7,3%. A sottolinearlo è Cia Toscana- Agricoltori italiani, su dati presentati da Irpet Toscana, in un convegno che si è tenuto a Capannori in provincia di Lucca. I dati esposti dall’Istituto Regionale Programmazione Economica Toscano mostrano che Siena, con 1.265 strutture e Grosseto, con 1.248, guidano la classifica dei centri con maggiori strutture agrituristiche, seguite da Firenze (838), Arezzo (704) e Pisa (545). Più nel dettaglio, le aree con più strutture sono la Val d’Orcia, le aree interne della Maremma Interna, in Val di Cecina e in alcuni comuni del Chianti Classico. Il report evidenzia che il 48% delle attività agrituristiche toscane è gestito da una donna. Inoltre, sono oltre 80 mila i posti letto negli agriturismi della regione (circa 300 per Comune), distribuiti su quasi 42 mila camere e 2,2mila piazzole. “L’agriturismo è un’attività fondamentale per l’agricoltura toscana” ha evidenziato Valentino Berni, presidente Cia Toscana, sottolineando come questo tipo di strutture “valgono occupazione e reddito per le aziende, oltre al valore aggiunto per il territorio”.

L’agriturismo può dare valore aggiunto alle aziende agricole

“Gli anni del Covid – ha chiarito Berni di Cia – hanno condizionato e rallentato la crescita del settore in alcune aree della Toscana, mentre nelle zone più vocate il settore agrituristico ha retto, anche negli anni della pandemia, rappresentando una delle poche forme di turismo possibili”. Come evidenziato in occasione del lancio del report, l’agricoltura toscana è in una fase critica, con elevati tassi di abbandono della superficie agricola, soprattutto nelle aree di montagna. Franco Masotti, presidente di Turismo Verde Cia Toscana (che conta 1.900 agriturismi in tutta la regione) ha sottolineato come “l’agriturismo è in grado di dare valore aggiunto alle aziende agricole e ai territori grazie alla ‘multifunzionalità’. Oggi solo in un terzo dei casi l’agriturismo offre il solo alloggio; ancora meno frequenti la sola ristorazione e la sola degustazione. Grosseto sembra prevalentemente specializzata nell’alloggio, mentre Siena e Firenze nella degustazione e ristorazione. Lucca mostra un quadro diversificato di attività, soprattutto legate alla valorizzazione del capitale naturale”. Molto importanti, infine, sono i servizi offerti dalle attività agrituristiche: il 17,6% hanno la possibilità di fare trekking; il 14,9% mountain bike; il 12,8% escursioni; il 12,4% sono fattorie didattiche; oltre ad escursioni, equitazione e corsi di vario tipo, dalla cucina tipica, alle degustazioni in cantina. Per Cia Agricoltori italiani “l’agriturismo toscano è in salute, ma può crescere ancora grazie ai servizi e alle attività didattiche offerte e a politiche attente al territorio”.

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