venerdì, 15 Novembre, 2024
Turismo

Turismo religioso, Santanchè: “L’Italia si conferma un’eccellenza nell’ospitalità religiosa”

Dati economici recenti mostrano che il turismo religioso in Italia è un settore in forte crescita. Un campo, quello dell’ospitalità religiosa, dedicato a spiritualità, turismo, lavoro e studio, rappresentato da quasi tremila strutture ricettive che mettono a disposizione ogni giorno 200.000 posti letto. Tra visitatori, pellegrini e appassionati di arte e cultura il turismo religioso è sempre più diffuso in Italia. E il Rapporto 2024, redatto dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana (O.R.I.) e dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, mostra come questo turismo continui a rappresentare un pilastro fondamentale per l’industria turistica italiana, confermando il Paese come un’eccellenza nell’ospitalità per i visitatori provenienti da tutto il mondo.

Un asset portante dell’intera industria

Nel commentare gli importanti risultati del report, il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha dichiarato: “L’Italia si conferma un’eccellenza nell’ospitalità religiosa, un sistema che sostiene il turismo religioso quale asset portante dell’intera industria”. Secondo lo studio, il turismo religioso nel 2023 ha generato in Italia 6 milioni di arrivi e 25 milioni di presenze. “Numeri – ha evidenziato Il Ministro Santanchè – destinati a crescere in vista del Giubileo che si terrà a Roma nel 2025 e che porterà in Italia ben 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e quasi 17 miliardi di euro di spesa turistica. Numeri, questi – ha aggiunto il Ministro del Turismo – che consolidano la posizione dell’Italia come leader del turismo religioso nel mondo. E non potrebbe essere altrimenti, visto il nostro immenso patrimonio legato alla fede, che il ministero intende valorizzare sia partecipando attivamente a iniziative nell’ambito del Giubileo sia stanziando misure specifiche da oltre 19 milioni di euro per accrescere la competitività dei cammini religiosi”.

In Italia 2.965 strutture

L’ospitalità religiosa e no-profit, gestita sia da religiosi che da laici, rappresenta un’accoglienza che va al di là del semplice soggiorno. Secondo il Rapporto 2024, curato dall’Associazione O.R.I., che promuove l’uso delle strutture ricettive no-profit e gestisce il portale ospitalitareligiosa.it, censendo in Italia 2.965 strutture, dalla sua pubblicazione nel giugno 2015 al 31 marzo 2024 il portale ha ricevuto 7.057.311 visite da 5.082.383 utenti, che hanno aperto 23.347.439 pagine (dati Google Analytics) e generato 308.975 richieste scritte di informazioni per soggiorni. “Per anni gli operatori turistici hanno snobbato questo segmento di mercato, considerandolo la versione povera della vera vacanza – si legge nel portale ospitalitareligiosa.it – ma in seguito allo sviluppo del settore, con l’aumento sempre più pressante delle richieste e grazie a una maggiore comprensione del turista-pellegrino, gli addetti ai lavori hanno finalmente capito che il turismo religioso non è un turismo povero. È un turismo semplice”.

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