giovedì, 19 Dicembre, 2024
Ambiente

L’Asia è rimasta la regione più esposta ai disastri del mondo

Il report annuale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) “State of the Climate in Asia 2023” ha evidenziato come nello scorso anno l’Asia sia rimasta la regione più colpita al mondo da rischi meteorologici, climatici e legati all’acqua. Inondazioni e tempeste hanno causato in quest’area il maggior numero di vittime e perdite economiche segnalate, mentre l’impatto delle ondate di caldo è diventato più grave. “L’Asia si sta riscaldando più velocemente della media globale” – si legge nella relazione -. La tendenza al riscaldamento è quasi raddoppiata rispetto al periodo 1961-1990”.

Allarmanti segnali

Il rapporto sullo stato del clima in Asia 2023 mostra il tasso di accelerazione dei principali indicatori del cambiamento climatico, quali temperatura superficiale, ritiro dei ghiacciai e innalzamento del livello del mare, rivelando in particolare quanto le temperature medie di questa regione siano elevate e sopra la media. Secondo l’OMM, tali allarmanti segnali avranno importanti ripercussioni per le società, per le economie e per gli ecosistemi della regione. Inoltre, nel 2023, le temperature della superficie del mare nell’Oceano Pacifico nordoccidentale sono state le più alte mai registrate. Anche l’Oceano Artico ha subito un’ondata di caldo marino.

Profondo impatto sulle vite umane

Nella relazione, Celeste Saulo, Segretario generale dell’OMM, ha parlato di “conclusioni del rapporto che fanno riflettere”, rimarcando come “tanti Paesi della regione hanno vissuto l’anno più caldo mai registrato nel 2023, subendo una serie di condizioni estreme, dalla siccità alle ondate di calore a alle inondazioni”.

Condizioni che hanno esasperato la gravità della situazione, con “un profondo impatto non solo sulle società e sulle economie ma soprattutto sulle vite umane”. La responsabile dell’agenzia meteorologica e climatica ha evidenziato altresì che, in base al database degli eventi di emergenza, nel 2023 in Asia sono stati segnalati un totale di 79 disastri associati a eventi di pericolo idro-meteorologico. Di questi, oltre l’80% erano legati a inondazioni e tempeste, con più di 2.000 vittime e nove milioni di persone direttamente colpite.

Paesi colpiti in modo sproporzionato

“Ancora una volta, nel 2023, i paesi vulnerabili sono stati colpiti in modo sproporzionato”, ha affermato Armida Salsiah Alisjahbana, Segretaria esecutiva della Commissione economica e sociale per l’Asia e il Pacifico (ESCAP), che ha collaborato alla stesura del rapporto. “A esempio – ha spiegato – il ciclone tropicale Mocha, il ciclone più forte nel Golfo del Bengala negli ultimi dieci anni, ha colpito il Bangladesh e il Myanmar. L’allarme tempestivo e una migliore preparazione hanno salvato migliaia di vite”.

Anni di caldi record e siccità

La temperatura media annuale in prossimità della superficie sull’Asia nel 2023 è stata la seconda più alta mai registrata, 0,91 °C sopra la media del periodo 1991–2020 e 1,87 °C sopra la media 1961-1990. Temperature medie particolarmente elevate sono state registrate dalla Siberia occidentale all’Asia centrale e dalla Cina orientale al Giappone. Sia il Giappone che il Kazakistan hanno avuto anni caldi record.

Per quanto riguarda le precipitazioni, queste sono state inferiori alla norma in gran parte della pianura del Turan (Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakhstan) dell’Hindu Kush (Afghanistan, Pakistan) e dell’Himalaya. In particolare, la Cina sudoccidentale ha sofferto di siccità, con livelli di precipitazioni inferiori alla norma quasi ogni mese del 2023.

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