Il consumo di suolo fertile brucia in Italia 1 miliardo di euro di cibo all’anno, con cementificazione e fotovoltaico selvaggio che erodono migliaia di ettari di terreni agricoli aggravando la dipendenza alimentare dell’Italia dall’estero. E’ quanto emerge una stima Coldiretti su dati Crea-Ispra diffusa per la Giornata della Terra che si celebra oggi.
Danni da fotovoltaico
Guerre e pandemia non hanno fermato il consumo di suolo che, secondo l’ultimo rapporto Ispra, anzi, ha accelerato arrivando a “cancellare” 76,8 km quadrati ettari di terreni, alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo. Un dato in aumento del 10% rispetto all’analisi precedente e che ci dicono che, complessivamente, le superfici occupate ammontano a poco meno di 2,2 milioni di ettari (il 7,14 % del totale nazionale).
Ai danni causati dalla cementificazione, si stanno aggiungendo quelli del fotovoltaico selvaggio – denuncia Coldiretti – con la “copertura di intere aree agricole produttive con distese di ettari di pannelli a terra. Impianti spesso realizzati da fondi di investimento speculativi e resi possibili da un far west normativo che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio.”
Il caso della Tuscia
La provincia di Viterbo rappresenta un caso simbolo, dove gli agricoltori della Coldiretti stanno lottando contro la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra e di pale eoliche in una situazione in cui quasi la metà della superficie agricola utilizzata in provincia è stata già occupata dai pannelli.
1Al contrario la Coldiretti sostiene “un modello di transizione energetica” che vede le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e “sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile”. “L’erosione di terreni fertili mette oggi a rischio la sovranità alimentare del Paese ed è necessario invertire la rotta, mettendo finalmente dei paletti al fotovoltaico selvaggio – ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini –. Un altro passo essenziale è accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.
La tre giorni di Ispra
Il 25 aprile anche l’Ispra (Istituto superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) con il direttore generale Maria Siclari, aprirà la manifestazione FloraCult, a Roma, con il talk interattivo “L’Ambiente siamo noi, L’Ambiente sei TU!” dedicato alla scoperta delle persone e delle azioni compiute ogni giorno dall’Istituto per conoscere e proteggere l’ambiente. Con lei, la Responsabile del Servizio per la Geologia strutturale e marina, il rilevamento e la cartografia geologica e il Responsabile del Servizio per il sistema informativo nazionale ambientale racconteranno due progetti di eccellenza scientifica: il Progetto CARG – Cartografia geologica e geotematica e l’EcoAtl@nte. Un vero e proprio “viaggio nell’Ambiente” tra i dati consultabili per qualsiasi parte del territorio nazionale, mappe interattive navigabili, cartografie di dettaglio, modelli geologici 3D e storie vere di persone che sono al lavoro ogni giorno per il nostro territorio. Dal 25 al 28 aprile sarà possibile anche visitare uno spazio appositamente allestito per farsi un’idea delle attività che riguardano l’Ambiente.