martedì, 26 Novembre, 2024
Società

Mattarella: “Ue, servono riforme coraggiose”

Monito dalla Slovenia: “I problemi non aspettano i tempi dell’Unione, abbiamo bisogno di risposte tempestive”

“Tra qualche settimana 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Sarà un grande esercizio di democrazia. E mi auguro che vi sia una grande partecipazione al voto perché in questo modo i cittadini sono protagonisti del futuro del continente e dell’Unione di cui fanno parte”. Direttamente dal Castello di Brdo, intervenendo alle celebrazioni in occasione del ventesimo anniversario dell’adesione della Slovenia all’Ue, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto toccare in primis le oramai prossime elezioni europee facendo appello alla sensibilità di tutti gli elettori del vecchio continente, chiamati ‘a rapporto’ per il bene comune, alias di tutta l’Unione europea, “nata come una comunità di valori, per difendere i principi di libertà, democrazia e stato di diritto”.

Europa protagonista

Superato il primo step (quello di andare al voto), per Mattarella sarà però fondamentale che il nuovo Parlamento europeo porti a compimento riforme “incisive e coraggiose” affinché l’Europa possa essere protagonista in campo internazionale, laddove oggi sembra essere un po’ troppo passiva, nel segno della pace, della collaborazione e della stabilità: “Non possiamo rimanere in una condizione in cui l’Europa, e tutti i suoi Stati membri di conseguenza, sono in realtà sovente spettatori di quanto avviene nella comunità internazionale anche di fronte a eventi di cui talvolta subiscono le conseguenze”. Quali sono le riforme cui fa riferimento il Presidente? La prima è di riformare le modalità del processo decisionale dell’Unione, “perché i problemi si presentano velocemente e richiedono risposte tempestive. La Ue non è in questa condizione, non è in condizione di assumere risposte tempestive perché i problemi non aspettano i tempi lunghi dell’Europa”. La seconda riforma è quella della Difesa comune dell’Unione che “è indispensabile e non più rinviabile. Questa riforma non è un’alternativa alla Nato, ma il rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza”. La terza è quella del sistema finanziario dell’Unione che va completato: “Oggi è monco e non può reggere a lungo e se crolla può travolgere anche gli altri sistemi”.

Evento importante

Ospite della Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musarinsieme agli omologhi dei Paesi confinanti (Austria, Croazia, Italia appunto e Ungheria), Mattarella ha ricordato di come l’adesione della Slovenia fu un evento importante per l’intera Unione europea. In quel primo maggio del 2004 entrarono nell’Ueanche altri nove Paesi, fu il più grande allargamento mai realizzato fino ad allora, 75 milioni di nuovi cittadini europei: “L’Unione passava a 25 Stati, impegnati nell’attuazione dei comuni principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, Stato di diritto. Proprio per questi principi, per difenderli, affermarli, all’indomani della Seconda guerra mondiale nacque l’idea dell’integrazione del Continente, concependo l’Unione che nasceva, nelle sue varie forme ed evoluzioni, come una comunità di valori, non come semplice cornice di utile collaborazione economica”, le parole del Capo dello Stato che ha anche ricordato in egual misura l’importanza della Nato, nata per “difendere il mondo libero”.

Mattarella ha colto poi l’occasione per sollecitare l’urgenza del completamento del progetto europeo, se si vuole contribuire al consolidamento della pace: “Non è possibile che si indugi ulteriormente per i Paesi dei Balcani occidentali, oltre che per Ucraina, Moldova e Georgia”.

L’importanza dell’Ue

Nel corso del suo intervento, Mattarella ha spiegato di come le condizioni di alcuni Paesi “che si trovano al confine dell’orribile guerra russa-ucraina, che ha violato ogni regola internazionale”, oggi sarebbe” ben diversa ne non fossero parte dell’Ue: “La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute e poi sono i popoli a pagarlo a caro prezzo”.

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