Nelle regioni settentrionali dei Paesi Baschi, in Spagna, una fredda giornata ha visto i cittadini riversarsi alle urne con un vigoroso spirito di partecipazione per eleggere i loro rappresentanti nelle elezioni regionali. Ma questa volta, c’è un elemento di interesse particolare che ha catturato l’attenzione non solo dei locali, ma di tutto il panorama politico spagnolo: il partito EH Bildu, di tendenza separatista di sinistra, potrebbe ottenere un risultato significativo, sfidando il dominio del Partito Socialista guidato dal Primo Ministro Pedro Sanchez. EH Bildu, considerato il successore ideologico del gruppo ETA, ha potenzialmente la capacità di rimescolare le carte del panorama politico spagnolo. Un eventuale successo rappresenterebbe un bivio per il primo ministro Sanchez, potenzialmente minando l’equilibrio con gli alleati parlamentari e la stabilità del suo esecutivo.
Le rilevazioni pre-elettorali hanno mostrato un crescente favore verso EH Bildu, il quale si è impegnato a separarsi dall’eredità violenta dell’ETA e a promuovere una politica di pacificazione. Questo ha attirato l’attenzione di un vasto segmento dell’elettorato basco, soprattutto dei più giovani, che vedono nel partito un’alternativa fresca e impegnata sulle questioni sociali contemporanee.
1,8 milioni di elettori
L’organizzazione dell’evento elettorale ha visto l’apertura di oltre 700 seggi elettorali che hanno accolto i voti di circa 1,8 milioni di elettori baschi per la selezione dei 75 rappresentanti al Parlamento regionale. La competizione è stata intensa, e EH Bildu ha sperato di trasformare l’opportunità in un cambiamento storico. Il candidato presidente per EH Bildu, Pello Otxandiano, ha espresso ottimismo dopo aver votato nella sua città natale di Otxandio, enfatizzando l’importanza di questo momento per la politica regionale e nazionale.