La delegazione del Parlamento Internazionale della Legalità con il suo presidente Nicolò Mannino è stata accolta dal primo dirigente della polizia penitenziaria, la dottoressa Daniela Caputo, presso il laboratorio centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA. Un confronto ricco di ammirazione e di stima per quanto si svolge nella quotidianità a favore di una cultura di servizio e di tutela nel nostro paese.
Con Nicolò Mannino anche il Vice presidente Salvatore Sardisco, e i collaboratori di presidenza Antonino La Barbera (coordinatore culturale del Parlamento della Legalità Internazionale regione Lazio) e Alfonso Ottomana. “Esprimiamo sensi di gratitudine – dice Nicolò Mannino – per l’incontro svolto presso questa sede nazionale del DNA, apprezzando lo zelo del Primo dirigente Daniela Caputo”.
Analoghi sentimenti di riconoscenza e ammirazione sono stati espressi dal Vice presidente Salvatore Sardisco, anche lui esponente pluridecennale di servizio nella polizia penitenziaria, il quale ha omaggiato il prestigioso Grest del Parlamento della Legalità Internazionale già consegnato alle massime autorità istituzionali del nostro paese ed esponenti del Vaticano.
Il Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA “Grazia De Carli” è affidato ai ruoli tecnici, biologi e informatici del Corpo di Polizia Penitenziaria. Alimenta la Banca dati nazionale del DNA con profili genetici “noti”, permettendo di stabilire con successo la corrispondenza tra tracce prelevate sulle scene del crimine e profili del DNA e consentendo all’autorità giudiziaria di dare un nome ai presunti autori di fatti reato. Presso lo stand, il personale dei ruoli tecnici mostrerà il processo di identificazione personale nelle indagini investigative: dal prelievo del DNA al profilo genetico.
Nella foto: Alfonso Ottomana, Nicolò Mannino, la dottoressa Daniela Caputo e Salvatore Sardisco