La campagna presidenziale di Donald Trump e il Comitato Nazionale Repubblicano hanno lanciato una vasta iniziativa per l’integrità del voto, annunciando l’intenzione di dispiegare oltre 100.000 volontari e legali nei contesti elettorali più combattuti. Il loro obiettivo è assicurare la correttezza delle operazioni di voto e conseguire una significativa vittoria alle Presidenziali. Attraverso un comunicato, hanno espresso la volontà di sorvegliare tutte le fasi del processo elettorale, inclusi la verifica della logistica e l’accuratezza del conteggio, il voto anticipato, la gestione delle schede elettorali, il voto in giornata e le operazioni post-voto come sondaggi, audit e riconteggi.
La RNC ha pianificato di ingaggiare centinaia di addetti dedicati all’integrità elettorale in tutto il paese. Lara Trump, co-presidente della RNC, ha descritto le responsabilità dei responsabili di campagna nell’arruolare e addestrare questi osservatori, oltre a coordinarne il posizionamento nei seggi.
Possibili disagi
Nonostante la sorveglianza dei seggi elettorali sia una prassi adottata da entrambe le parti politiche, gli esperti avvertono che le iniziative mal gestite potrebbero creare disagi. Le preoccupazioni aumentano in seguito alle infondate dichiarazioni di Trump riguardo alle elezioni del 2020, con il timore che l’azione di questi osservatori possa intralciare le normali operazioni elettorali o intimidire gli elettori. Il GOP ha espresso la volontà di collaborare con gruppi impegnati nella lotta contro le frodi elettorali, espandendo l’operazione precedente di 50.000 individui promessa nel 2020.
Nessun dato è stato fornito dalla RNC in merito al numero di volontari effettivamente coinvolti nelle ultime elezioni. Il democratico Justin Levitt, ex consigliere di Biden, ha messo in dubbio la fattibilità di un simile programma, sottolineando la difficoltà di reclutare personale per una vigilanza che potrebbe rivelarsi inutile.