Circa 180 cassonetti da 120 o 240 litri e 19 isole seminterrate a prova di orso, dedicati alla raccolta del rifiuto organico. Con un investimento di 1,5 milioni di euro prosegue l’impegno della Provincia autonoma di Trento nell’implementazione dei bidoni anti-orso nel Trentino occidentale, ed in particolare nei territori maggiormente interessati dalla presenza dei grandi carnivori. L’assessore all’ambiente, intervenuta al termine della seduta ospitata nel municipio del Comune di Contà, a Cunevo, ha sottolineato come già nella scorsa legislatura l’Amministrazione si era impegnata in questo percorso attraverso l’aggiornamento del Piano dei rifiuti e questa iniziativa ne è il naturale prosieguo.
Lavoro di ricognizione
L’intervento avviene al termine di un lavoro di ricognizione compiuto con l’Agenzia per la depurazione (Adep) in collaborazione con il Settore grandi carnivori del Servizio Faunistico e le Comunità di valle, tenendo conto dei diversi sistemi di raccolta. L’installazione dei manufatti – con priorità riservata alle utenze domestiche – è prevista entro l’estate interessando in particolare la Val di Sole (dove 100 cassonetti si aggiungeranno al centinaio di box già presente sul territorio e soddisferanno l’attuale fabbisogno dell’intera Comunità), la Val di Non (dove la Comunità ha individuato come unica area a rischio l’isola ecologica del lago di Tovel), la Paganella (10 isole), la Valle dei Laghi (8 isole), le Giudicarie (4 bidoni), l’Alto Garda e Ledro (12 bidoni), la Vallagarina (30 bidoni) e le frazioni del Comune di Trento sul versante del Monte Bondone (30 bidoni).