mercoledì, 25 Dicembre, 2024
Esteri

Il cloud seeding e il suo ruolo nelle inondazioni di Dubai

Questa settimana Dubai è stata sommersa da piogge senza precedenti. Un fatto eccezionale che ha alimentato la voce secondo la quale queste inondazioni possano essere state provocate dal cloud seeding, una pratica intesa a stimolare le precipitazioni, che trova largo impiego negli Emirati Arabi Uniti.

Daniel Swain, climatologo presso l’Università della California a Los Angeles, ha sottolineato l’importanza di esaminare a fondo la scienza e le metodologie relative agli eventi di “precipitazioni estreme da record” per comprenderne appieno le dinamiche. Attualmente si registra un divario nel dialogo digitale tra le attività umane che probabilmente influenzano il cambiamento climatico (come il riscaldamento globale dovuto all’effetto serra) e quelle che fino ad ora hanno dominato le discussioni online (come l’inseminazione artificiale delle nuvole). Questo distacco solleva interrogativi su come comprendiamo collettivamente la nostra capacità di influenzare deliberatamente il clima su varie scale spazio-temporali. La recente pioggia torrenziale a Dubai ha scatenato dubbi su un possibile collegamento con la pratica del cloud seeding. Ma in cosa consiste realmente questa tecnica e come viene attuata?

Metodo avanzato

Il cloud seeding è un metodo avanzato per incrementare le precipitazioni. Il Desert Research Institute illustra che questa pratica si realizza disperdendo nell’atmosfera sottili particelle note come nuclei di condensazione. Questi agiscono come basi per l’accrescimento dei cristalli di ghiaccio, facilitando la formazione dei fiocchi di neve. Una volta che le nuvole sono state fecondate, i nuovi fiocchi si ingrandiscono rapidamente e precipitano al suolo, contribuendo così ad arricchire il manto nevoso e ad incrementare il volume dei corsi fluviali, come sottolineato dall’istituto. In Medio Oriente, invece delle precipitazioni sotto forma di neve, il programma di inseminazione delle nuvole genera un aumento della pioggia.  Gli scienziati in genere operano l’inseminazione delle nuvole in due modi: utilizzando generatori a terra o distribuendo i nuclei tramite aerei.

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