Il direttore della Cia, William Burns, ha sottolineato l’importanza del supporto militare statunitense all’Ucraina per contrastare la Russia. Parlando a Dallas, ha affermato che gli aiuti potrebbero consentire all’Ucraina di resistere fino al 2024, sferrando colpi alla Russia in Crimea e nel Mar Nero. Burns ha enfatizzato come l’assistenza militare, oltre al vantaggio pratico, offrirebbe un sostegno morale essenziale agli ucraini, permettendo loro di sfidare Putin. Nel frattempo, il Congresso degli Stati Uniti si trova in una fase di stallo, rinviando le decisioni sugli aiuti all’Ucraina. Il presidente della Camera Mike Johnson ha presentato, mercoledì, tre progetti di legge volti a supportare militarmente Ucraina, Israele e Taiwan, proponendo un pacchetto di aiuti per Kyiv del valore di 60,4 miliardi di dollari. Burns ha avvertito che, senza assistenza, le prospettive per l’Ucraina potrebbero diventare sempre più cupe, con il rischio concreto di una sconfitta militare entro la fine del 2024. Il che potrebbe dare a Putin l’opportunità di imporre i termini di una soluzione politica.
Temi urgenti
Oltre alla questione ucraina, Burns ha trattato temi urgenti come la situazione nel Medio Oriente, la Cina e altre sfide alla sicurezza nazionale. Ha osservato che la solidarietà occidentale in risposta all’invasione russa ha fatto riflettere il presidente cinese Xi Jinping sulle proprie ambizioni verso Taiwan, ma ha avvertito che qualsiasi allentamento dell’opposizione all’aggressione russa potrebbe vanificare questi effetti deterrenti.
Per quanto riguarda il Medio Oriente, Burns ha definito la situazione come la più critica che abbia visto nei suoi quarant’anni di carriera. Ha inoltre commentato l’attacco iraniano a Israele, definendolo un “fallimento spettacolare”, sventato grazie all’efficace difesa aerea, all’intelligence precisa, alla competenza militare di Israele, e al supporto degli Stati Uniti e dei loro alleati regionali.