È stato sottoscritto al Circolo del tennis del Foro Italico di Roma, alla presenza del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi un protocollo d’intesa tra Sport e Salute, la società dello Stato per lo sviluppo dello sport, e il Gestore dei Servizi Energetici. L’obiettivo è avviare una collaborazione che contribuisca allo sviluppo e alla promozione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle configurazioni di autoconsumo nel settore sportivo, accelerando gli investimenti per la transizione energetica e riducendo i consumi e gli impatti ambientali dell’impiantistica sportiva. “Questa firma aiuta il sistema sportivo – ha dichiarato il ministro Abodi – perché fa comprendere che bisogna adeguarsi a politiche di rispetto dell’ambiente che vanno oltre la bolletta energetica Se oggi l’80% degli impianti è inefficiente a livello energetico vuol dire che non siamo riusciti a trasformare le parole in fatti. Siamo improduttivi energeticamente, ma credo questo accordo segni un punto di svolta”.
Progettualità e riqualificazione
“Lo sport è una leva potente per mettere insieme progettualità di riqualificazione energetica e benefici sociali e di inclusione – ha dichiarato l’Ad del Gse Vinicio Vigilante -. Prova ne è il recupero del centro sportivo di Caivano, in cui l’azione congiunta del Gse e Sport e Salute, insieme al Commissario straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, ha permesso che un’area degradata potesse diventare un caso esemplare e un modello replicabile per il miglioramento dell’impiantistica sportiva nel Paese”. Per il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, “i centri sportivi possono diventare centrali anche per la creazione di comunità energetiche rinnovabili non solo come modello virtuoso di condivisione dell’energia, ma anche come luogo di aggregazione e integrazione soprattutto tra i giovani”. “Questo accordo – ha spiegato il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – segna l’avvio concreto della transizione energetica nel settore dello sport, partendo dall’impiantistica che sappiamo bene quanto sia vetusta e quanto necessiti di interventi. Rappresenta anche il proseguo di un rapporto già avviato con il Gse e che ci vede insieme già su Caivano dove abbiamo realizzato economie importanti che saranno reinvestite nella gestione dell’ex centro Delphinia”.
Sistema energetico a 360 gradi
“Con il Gse guardiamo al futuro – ha aggiunto l’Ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris -. La visione di creare un sistema energetico a 360 gradi deve rappresentare il concetto di fare qualcosa in più e di fare in modo che il nostro modello sia replicabile nel Paese e che lo sport sia un principio positivo per poterlo fare”. Il protocollo prevede l’avvio di strumenti adatti alla realizzazione di vari progetti, tra cui la riqualificazione energetica dello Stadio Olimpico di Roma, la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Sport e Salute, la promozione della mobilità sostenibile e lo sviluppo di modelli per il cofinanziamento degli interventi sugli impianti pubblici e privati, integrando i fondi Pnrr con gli incentivi del Gse. Verranno inoltre organizzati eventi di formazione e informazione dedicati alle amministrazioni pubbliche, alle federazioni sportive, ai gestori degli impianti sportivi pubblici e privati e alle imprese di settore, in particolare sulle opportunità derivanti dai meccanismi incentivanti gestiti dal Gse.