L’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si trova al centro di un processo di proporzioni epiche, con 34 capi d’accusa che gravano su di lui. Accusato di una serie di crimini che vanno dal tentativo di occultare scandali alla presunta intimidazione dei testimoni, Trump si è presentato in tribunale a New York, accompagnato da uno stuolo di sostenitori e seguaci. La sua strategia difensiva è chiara: dipingersi come il bersaglio di un “attacco” all’America, denunciando presunte “manipolazioni elettorali” e una presunta “caccia alle streghe senza precedenti”. Il suo avvocato, Todd Blanche, ha sottolineato che Trump intende partecipare attivamente al processo, affermando la sua innocenza con fermezza.
Ma il processo non è privo di complicazioni. Il giudice Merchan ha avviato la selezione dei giurati, con l’intento di trovare individui neutrali e imparziali. È stato escluso chiunque avesse connessioni a gruppi radicali, mentre 96 potenziali giurati sono stati sottoposti a un esame accurato riguardo alla loro esposizione ai media. Questo processo di selezione è cruciale per garantire un giusto processo, ma la tensione è palpabile.
“Interferenze elettorali”
Durante le prime udienze, Trump ha continuato a denunciare “interferenze elettorali” e a sfruttare il processo per consolidare il suo sostegno online. Lanciando campagne di raccolta fondi tramite messaggi testuali, Trump sembra determinato a capitalizzare ogni momento di attenzione mediatica per sostenere le sue aspirazioni politiche. Nel frattempo, la procura continua a presentare le proprie prove, citando testimoni chiave come Trump Jr., Ivanka, Melania, Kushner e altri. Il giudice Merchan ha ammonito Trump riguardo alla possibilità di detenzione se interferisse con il corso della giustizia, ma il leader controverso sembra disposto a correre il rischio.