Nel cuore della città di Cúcuta, principale valico di frontiera tra la Colombia e il Venezuela, si è consumato un tragico evento. Jaime Vásquez, noto leader sociale, è stato brutalmente assassinato da individui armati non ancora identificati. Il governatore di Norte de Santander, William Villamizar, ha rivelato che Vásquez è stato ucciso nella capitale del dipartimento, la stessa Cúcuta, e ha annunciato che le autorità locali stanno offrendo una ricompensa di 50 milioni di pesos (equivalenti a circa 13.000 dollari) a chi fornirà informazioni utili a risolvere il caso e catturare i colpevoli. Il sindaco di Cúcuta, Jorge Acevedo, ha espresso profondo dolore per la scomparsa di Vásquez, con cui ha avuto un rapporto ed un dialogo costruttivo negli ultimi anni. Ha manifestato il suo rammarico che tale atto vile sia avvenuto durante il suo mandato. “La perdita di una voce così critica e influente, che è stata fondamentale per la democrazia e per l’anima della nostra città, è motivo di grande dolore. La mia completa solidarietà va alla famiglia di Jaime, ai cittadini di Cúcuta. Questa è una giornata di lutto per tutti noi,” ha dichiarato Acevedo.
Il cordoglio
Anche il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha espresso il suo cordoglio per l’accaduto. Ha ricordato l’impegno di Vásquez nel denunciare e investigare atti di corruzione a Cúcuta e ha richiesto un’inchiesta esaustiva riguardo al caso, che dovrebbe includere l’analisi forense del suo telefono cellulare, il quale sembra sia stato manomesso dopo la sua morte. L’Istituto per lo Sviluppo e gli Studi sulla Pace (Indepaz) ha descritto Vásquez come un “leader sociale, avvocato e controllore di grande rilievo” a Cúcuta, noto per le sue indagini sulla corruzione negli uffici governativi. Indepaz ha inoltre sottolineato che, solo quest’anno, sono stati uccisi almeno 43 leader sociali nel paese, un dato allarmante che evidenzia la crescente vulnerabilità di questi difensori dei diritti civili in Colombia.