lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

Reati con armi da fuoco, Hunter Biden chiede l’archiviazione del caso. Il Giudice dice no

Il Giudice federale Maryellen Noreika ha respinto con determinazione la richiesta di Hunter Biden, figlio del Presidente degli Stati Uniti, di far archiviare il suo caso relativo ad accuse gravi di reati con armi da fuoco. Tutte le mozioni avanzate dalla difesa sono state negate, stabilendo che il processo avrà luogo come previsto a giugno nel distretto del Delaware. A settembre, Biden era stato imputato per tre diversi reati legati al possesso illecito di armi da fuoco in un periodo durante il quale si presume facesse uso di droghe. La difesa aveva tentato di discolpare Biden attraverso l’argomentazione di un presunto trattamento giudiziario discriminatorio e punitivo, e sollevando dubbi sulla legittimità della nomina di David Weiss a procuratore speciale. In aggiunta, è stata respinta l’affermazione di Biden riguardante un eventuale accordo preliminare che avrebbe potuto annullare le imputazioni e il processo.

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Non ci sono state reazioni immediate dagli avvocati di Biden e Weiss alle richieste di commento emerse venerdì sera. Secondo quanto dichiarato da Noreika, il processo si svolgerà a partire dal 3 giugno a Wilmington, con una durata stimata di una settimana. A ottobre, Biden ha proclamato la sua innocenza rispetto alle accuse di reati con armi da fuoco. Il rifiuto di archiviazione segue un analogo rigetto da parte di un altro giudice federale in California, dove Biden è altresì accusato per questioni fiscali, comprensive di tre reati, per i quali si è dichiarato non colpevole a gennaio. Venerdì, i legali di Biden hanno comunicato alla corte l’intenzione di fare appello contro le decisioni, rivolgendosi al 9° Circuito di appello.

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