sabato, 21 Dicembre, 2024
Le Storie

Un diamante di nome Syd

“Discutiamone… con Paperboy”

Lo scorso 14 febbraio La Discussione ha voluto omaggiare il Villaggio di Esteban attraverso la pubblicazione di un articolo, in occasione del nostro ventisettesimo compleanno. E sì, perché la nostra cooperativa sociale è nata nel giorno dedicato all’amore del 1997. Questa è stata l’occasione per immaginare l’avvio di un percorso di collaborazione con un giornale davvero speciale, che prende il nome di PaperBoy.
Paperboy è una redazione giornalistica de Il Villaggio di Esteban, composta interamente da ragazzi e ragazze con disabilità, molti dei quali hanno avuto modo di completare il percorso di praticantato e iscriversi all’Ordine dei Giornalisti della Campania come pubblicisti.
Lo spazio che ospita queste mie righe, “Discutiamone… con Paperboy”, è il frutto di questa collaborazione che ha preso il via qualche settimana fa con la pubblicazione di un articolo a mia firma, premiato lo scorso anno da un contest indetto da “Il Mattino” in occasione dei trent’anni dell’uccisione di don Pino Puglisi.

Valore sentimentale

Oggi, invece, ho voglia di raccontarvi un nuovo pezzo di Villaggio che sta nascendo. La nostra storia è piena di idee, ramificazioni, percorsi, sogni… Questa mattina nasce un diamante di nome Syd. A differenza, però, delle pietre preziose dalle quali prende il nome, il nostro non ha un valore economico, ma “solo” valoriale e sentimentale.
Il diamante Syd è un gruppo appartamento che ospiterà persone con disagio psichico che hanno terminato il loro percorso in una comunità residenziale per intraprendere un percorso di maggiore autonomia. Come nella comunità è prevista la presenza degli educatori ma solo per una fascia oraria, pertanto gli ospiti hanno la possibilità di organizzare il proprio tempo e quello comunitario in relativa autonomia, godendo del supporto degli operatori solo in caso di necessità.
Il Villaggio di Esteban progetta e realizza interventi nel campo della salute mentale da più di venti anni, da quando ha dato vita alle prime comunità della città di Salerno. Da allora è stato un crescendo di percorsi, ideati e realizzati sempre dando priorità al benessere e ai diritti delle persone che abbiamo ospitato di volta in volta, cercando di dar loro le giuste opportunità per costruire un percorso di autonomia che puntasse alla risocializzazione e alla ricostruzione della propria esistenza.

Diamante grezzo

Certo, purtroppo, nonostante tutti i nostri sforzi in questa direzione, non sempre si riesce nell’intento. Ma il senso profondo del nostro lavoro sta nel percorso, oltre che nel fine. È ciò che si costruisce lungo la strada che percorriamo insieme quello che conta. Ed è quello che resterà. Come ogni diamante che si rispetti, Syd è ancora grezzo. Per diventare brillante avrà bisogno di essere tagliato, prendendo la forma che a ognuno piacerà di più, purché sia quella giusta per vivere al meglio.
Forse è giusto fare un piccolo cenno al nome che abbiamo scelto. Il riferimento è a Syd Barrett, storico membro e fondatore della band che ha cambiato la storia della musica, i Pink Floyd, e alla canzone che i suoi compagni gli hanno voluto dedicare quando purtroppo le sue problematiche psicologiche lo hanno allontanato dal gruppo: Shine on you crazy diamond.
Noi speriamo che Syd brilli davvero tanto, ma soprattutto speriamo che brillino le vite di coloro i quali trascorreranno del tempo con lui e faranno un pezzo di strada insieme a noi.

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