sabato, 21 Dicembre, 2024
Esteri

Ucraina sotto attacco di missili e droni russi. 200 mila persone senza elettricità

Erdogan (ri)propone: congelare conflitto e neutralità

Le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco aereo in tutta l’Ucraina prendendo di mira infrastrutture critiche in diverse regioni. Colpiti soprattutto impianti per la produzione di energia negli oblast di Kharkiv, Kiev, Zaporizhzhia e Leopoli. L’aeronautica militare ha emesso un allarme aereo per le regioni dell’estremo ovest. L’esercito ha annunciato che la Russia ha lanciato droni, missili da crociera dai bombardieri Tu-95 e missili ipersonici Kinzhal in varie regioni. Esplosioni sono state segnalate nella città di Kharkiv. “Il nemico continua i suoi attacchi balistici mirati nel sud dell’Ucraina. Ha colpito Mykolaiv nel bel mezzo della giornata”, si legge in un messaggio su Telegram delle forze ucraine. I russi hanno anche sganciato una bomba sulla centrale termoelettrica di Sumy e la comunità Esman del distretto di Shostkinsky è stata bombardata dall’artiglieria. La Russia ha distrutto il 100 percento della capacità di produzione dell’azienda energetica statale ucraina Centerenergo, con il bombardamento notturno alla centrale elettrica di Trypilska, nel distretto di Kiev, una delle 3 società di produzione ucraine. Lo ha confermato Andri Gota, presidente della società Centerenergo. Il pesante raid nella regione nord-orientale di Kharkiv ha lasciato 200.000 persone senza elettricità.

Guerra nucleare e nello spazio

Per la centrale di Zaporizhzhia, invece, è stato convocato il Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) che si riunirà in via straordinaria per discutere dei pericolosi attacchi attorno alla centrale nucleare. La sessione – viene spiegato – si terrà alle ore 15 in conformità con le lettere ricevute prima dalla Russia e poi dall’Ucraina. Russia e Stati Uniti, tra l’altro, sono in contatto sulla questione del non dispiegamento di armi nucleari nello spazio. Lo ha rivelato il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. “Lo spazio è usato, naturalmente, per scopi militari – ha aggiunto – ma non ci dovrebbero essere armi lì”. Chi dice che i russi non mantengono gli accordi “diffama” la Russia, ha aggiunto, “noi abbiamo fatto dichiarazioni esaustive a tutti i livelli.”

Erdogan riprova a mediare

La webzine Novaya Gazeta Europe scrive di essere venuta a conoscenza di una presunta proposta per un piano di pace per l’Ucraina sostenuta dal Presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il piano prevederebbe il congelamento del conflitto lungo l’attuale linea del fronte, l’impegno di Usa e Russia a non ricorrere ad armi nucleari in nessuna circostanza, la garanzia che l’Ucraina rimanga non allineata fino al 2040, anno in cui secondo il piano si svolgerebbero dei referendum sul futuro del Paese, uno scambio di tutti i prigionieri di guerra, e l’impegno della Russia a non opporsi alla possibile adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Novaya Gazeta Europe sostiene che, secondo una fonte “ben informata”, sia Mosca sia Kiev starebbero vagliando una bozza del documento, che si baserebbe sui negoziati svolti poco dopo l’inizio del conflitto, nel 2022. “Il piano di pace otterrebbe probabilmente il sostegno di un certo numero di politici europei e sarà anche proposto ai Paesi del sud del mondo”. Quanto alla Conferenza svizzera il Cremlino ribadisce che “il processo negoziale senza la Russia è inutile e, di fatto, è un processo negoziale per nulla”. La Russia, tra l’altro, conferma attraverso l’ambasciata a Berna, di non essere stata invitata: l“incontro non sarà altro che una serie di consultazioni inutili incapaci di produrre un risultato concreto”. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aggiunge: “l’Occidente ha bisogno” di partecipare alla conferenza sulla pace in Ucraina in Svizzera “solo per dare peso a un certo ‘ultimatum collettivo’ che presenteranno alla Russia. Ci auguriamo che i nostri partner in Asia, Africa e America Latina siano vigili e non si lascino trascinare in un’altra avventura anti-russa”.

Pistorius: Putin come Hitler

Il Presidente Zelensky ha nuovamente esortato i paesi europei e americani a fornire nuovi mezzi di difesa aerea all’Ucraina: “se alla Russia sarà permesso di continuare a farlo, se i missili e gli ‘shahed’ russi colpiranno non solo la determinazione dell’Ucraina, ma anche quella dei suoi partner, questa sarà una licenza globale per il terrorismo”. Anche l’inviato di guerra tedesco della Bild, Julian Ropcke, su X riferisce che l’Ucraina è a corto di armi: “l’Ucraina ha esaurito i missili Patriot e Iris-T. Inoltre la maggior parte delle altre scorte di mezzi di difesa aerea sono esaurite o distrutte.” Mentre il generale ucraino Yury Sodol ha affermato che soprattutto a est; “il nemico ci supera di sette-dieci volte, ci manca il personale militare”. Itanto ieri ilministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, si è esercitato in analogie storiche e biografiche. Haparagonato Vladimir Putin ad Adolf Hitler e ha detto:”Putin non si fermerà, quando la guerra in Ucraina sarà finita”. “Dobbiamo decidere adesso se vogliamo prepararci, nel caso in cui si materializzasse una minaccia concreta da parte di Putin, o se vogliamo fargliela facile”. Nel frattempo in Ucraina il Parlamento ha approvato anche una disposizione che prevede l’impossibilità per i cittadini in età di leva di ottenere il rinnovo del passaporto all’estero senza uno specifico certificato di assolvimento e non lasceranno il fronte, come in un primo momento si era ipotizzato, coloro che hanno già svolto 36 mesi di servizio militare. In Parlamento c’è stato un forte scontro politico per l’approvazione della legge sulla mobilitazione che dovrebbe reclutare 500mila soldati nel corso del 2024. Mentre la vedova di Alexei Navalny ha annunciato che l’uomo politico, suo marito, prima di morire aveva scritto un’autobiografia. Il libro uscirà il 22 ottobre negli Stati Uniti e si intitolerà “Patriot”.

Figliuolo: addestriamo ucraini

Infine in Italia, il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, nel corso dell’audizione in Senato sulle missioni internazionali e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, ha evidenziato “il contributo alle numerose iniziative nell’ambito della Missione Ue di Assistenza Militare all’Ucraina Eumam Ucraina”. Inriferimento è alle “specifiche attività di addestramento svolte in Italia a favore di personale delle Forze Armate ucraine presso Istituti militari, aree addestrative e installazioni militari sul nostro territorio, nonché tramite l’impiego di personale di staff nei Comandi dislocati in alcuni Paesi membri dell’Unione (Belgio, Germania e Polonia); nel 2023 sono stati effettuati 42 corsi in Italia a favore di 1.420 ucraini”.

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