Danielle Cherakiyah Johnson, 34enne nota astrologa online conosciuta come ‘Ayoka’, è stata identificata dalle autorità come la responsabile dell’omicidio della compagna e del lancio dei suoi due figli da un SUV in corsa, provocando la morte della figlia più piccola. Il tragico evento è avvenuto a Los Angeles, quando, secondo la polizia, la Johnson avrebbe pugnalato la sua compagna, Jaelen Allen Chaney, di 29 anni, dopo una lite nel loro appartamento di Woodland Hills. In seguito, ha preso i suoi figli, una neonata di circa un mese e la sorella di 9 anni, e li ha gettati dal veicolo sulla Interstate 405 a Culver City. La bambina più piccola è deceduta sul colpo, mentre la sorella maggiore ha subito ferite moderate, ma è sopravvissuta. Johnson ha poi proseguito la sua corsa fino a Redondo Beach, dove ha avuto un incidente stradale, schiantandosi contro un albero a oltre 100 miglia orarie, in quello che la polizia sospetta possa essere stato un possibile tentativo di suicidio. Il tenente Guy Golan di LAPD, a capo dell’unità omicidi, ha dichiarato che nonostante l’analisi dei post di Johnson sui social media, compreso un commento su un’imminente eclissi solare definita come “l’epitome della guerra spirituale”, non c’è evidenza che l’evento astronomico abbia giocato un ruolo nell’inspiegabile violenza.
Strani post
“Proteggi il cuore e scegli la giustizia”, aveva scritto a 105.000 follower il 4 aprile. “In questi tempi di cambiamento, decidi. Sii forte”. Il 5 aprile ha allarmato: “L’apocalisse è qui. Ascoltate!” La Johnson aveva mescolato antisemitismo, teorie dei vaccini, fine del mondo, astrologia e positività online. Quel giorno ha ripetuto “AMORE”. Non ci sono state segnalazioni di violenza domestica prima dell’omicidio di lunedì. Golan, presente durante l’arresto, ha detto che non erano sicuri se le carte nell’appartamento fossero tarocchi. L’eclissi solare del 2017, da Mazatlán a Terranova, ha causato oscurità e timori apocalittici. Golan ha riflettuto su come altri, nonostante le stesse credenze, non siano passati all’azione violenta.