Peter Pellegrini, esponente del nazionalismo di sinistra slovacco, ha trionfato nelle elezioni presidenziali di sabato, rafforzando l’influenza del Primo Ministro pro-russo, Robert Fico, sulla nazione. Fico, al potere per la quarta volta dallo scorso ottobre, ha spostato la politica estera slovacca verso posizioni più vicine alla Russia, introducendo controversie riforme nel diritto penale e nella regolamentazione dei media che hanno alimentato timori per il declino dello stato di diritto. Pellegrini ha conquistato il 53,26% dei voti, prevalendo sul candidato pro-occidentale dell’opposizione, Ivan Korcok, che ha ottenuto il 46,73%, stando ai risultati che coprono il 99,66% dei seggi.
La coalizione
La coalizione di Fico, inclusivo del partito di Pellegrini, ha bloccato le spedizioni di armi slovacche all’Ucraina. Fico ha criticato l’influenza occidentale nel conflitto, sostenendo che ha portato solo alla morte reciproca tra nazioni slave. Korcok ha riconosciuto la sconfitta e ha fatto le congratulazioni a Pellegrini, pur criticandolo per aver costruito il proprio successo sulla diffusione della paura. “Non dimenticherò una campagna elettorale vinta dipingendo l’avversario come un fautore della guerra”, ha detto Korcok, sostenendo che la vittoria di Pellegrini sia stata determinata dall’alta affluenza dovuta alla paura. Korcok ha condiviso la posizione degli alleati occidentali di Kiev, sottolineando che interrompere gli aiuti all’Ucraina non porterà alla pace ma al successo della Russia.