Qui c’è un messaggio anche per altre realtà che possono seguire questa formula. Ho visitato alcuni reparti potendo vedere concretamente l’attività che si svolge e la grande perizia che hanno questi ragazzi grazie alla formazione”. Il luogo a cui ha fatto riferimento ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il Centro di formazione Don Bosco di Ashaiman (nei pressi di Accra, in Ghana, in occasione del suo ultimo giorno in Africa. Un posto che il Capo dello Stato ha voluto visitare fortemente, un centro dove i giovani del Paese vengono formati per poi essere inseriti in flussi regolari di immigrazione, grazie anche al contributo di Confindustria Alto Adriatico. Il progetto rientra nell’ambito dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica definiti dalla legge italiana, che prevedono la possibilità di inserire personale straniero nelle aziende italiane interessate al di fuori delle quote previste dalla normativa.
Spirito salesiano
“Sono lietissimo di essere qui”, le prime parole di Mattarella, accompagnato per l’occasione dalla figlia Laura e dal Viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. “Qui” – ha spiegato il Presidente, “si respira anzitutto lo spirito salesiano, qui come in tanti altri luoghi in ogni continente vi è questo rapporto strettissimo, intenso, volto alla formazione dei giovani che dall’insegnamento di don Bosco viene recepito. Don Bosco ha iniziato così in Italia, c’erano moltitudini di ragazzi, alle volte senza neppure famiglia, senza preparazione, senza possibilità di futuro, senza opportunità di lavoro e il suo impegno è stato allora in Italia questo ed ha avuto grande successo. Ringrazio anche la Confindustria del Nord est che ha trovato questo modello di grande efficacia, con i giovani che possono scegliere se venire a lavorare in Italia o tornare qui dopo la formazione”.
Collaborazione
Il Centro di Formazione Don Bosco, ha quindi aggiunto il Capo dello Stato, si inquadra nel contesto di collaborazione tra Italia e Ghana, ricordando l’incontro di venerdì con il Presidente Nana Addo Dankwa Akufo-Addo svoltosi in piena sintonia, con lo spirito giusto affinché i due Paesi possano crescere insieme in maniera efficace: “Qui si respira lo spirito di questa, con la consapevolezza che il futuro è comune ed è affidato ai giovani. Abbiamo quindi la responsabilità della loro formazione. Questa formula va in questa direzione ed è un modello esemplare che spero venga ripetuto in altre realtà”.
Operazione
Prima del rientro di ieri sera al Quirinale, Mattarella ha visitato la nave Bettica, pattugliatore della Marina militare impegnato in una missione contro la pirateria nel golfo di Guinea: “L’operazione Gabinia in cui la nave è impegnata è di grande importanza e può aver luogo anche per l’ospitalità che il governo del Ghana garantisce consentendo l’attracco nel grande porto”, ha detto il Presidente che ha colto poi l’occasione per salutare la Nave Vespucci che venerdì è passata dall’Oceano Pacifico all’Atlantico, doppiando Capo Horn: “È un evento di grande importanza per un veliero, di grande maestria, che dimostra ancora una volta le capacità di Nave Vespucci e della nostra Marina Militare”.