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GIUSEPPE CONTE M5S, ELLY SCHLEIN SEGRETARIA PD

La luna di fiele tra Conte e Schlein

sabato, 6 Aprile 2024
1 minuto di lettura

L’idillio tra Elly e Giuseppe è durato meno di 40 giorni. Sembra passato un secolo da quella sera del 26 febbraio quando, con l’entusiasmo alle stelle, i due leader parlavano di una svolta storica, della prima di una serie di vittorie del “campo largo” contro il centro-destra. Per la verità, Conte era stato più prudente della leader Pd. Incassato il risultato con la conquista della presidenza della Regione Sardegna, l’astuto “avvocato del popolo” aveva già messo le mani avanti sulle altre partite regionali. In Abruzzo temeva la debacle del suo Movimento, che c’è stata e ha trascinato nel baratro la mega alleanza di sinistra. In Piemonte ha deciso di correre da solo, In Basilicata si è preso il lusso di porre veti creando mille pasticci nel Pd. Ma l’atto più significativo su cui Schlein farebbe bene a riflettere una volta per tutte, è il rifiuto di Conte di procedere alle primarie per il candidato sindaco di Bari. Il capo dei 5S ha indossato i panni del Savonarola, in cui si trova a suo agio, e ha deciso di fare lo strappo provando a cavalcare la “questione morale” a danno di quello che doveva essere il partito alleato.

Un bell’esempio di lealtà e di correttezza di cui al Nazareno dovrebbero tener conto.
Schlein si arrenda all’evidenza: l’irrazionale passione del Pd verso i 5S non è ricambiata. Mentre i seguaci della segretaria sognano un asse di ferro con i grillini nell’illusione che questo basti a scalzare la maggioranza di centro-destra, Conte non è per niente interessato ad essere il numero due di una coalizione di sinistra. Si allea col Pd quando gli fa comodo e quando questo può fargli guadagnare consensi o posizioni istituzionali. Quando i suoi voti devono portare acqua al mulino del Pd la musica cambia e Conte se le inventa tutte per sfilarsi dall’abbraccio con Schlein.

Cosa può importare a Conte se il Pd perde la poltrona di sindaco di Bari? Nulla. La lezione per Schlein è molto semplice. Invece di sognare di mettere fuori gioco il centrodestra alleandosi con i 5 Stelle, provi a costruire una sinistra moderna, equilibrata, seriamente riformatrice e con solidi ancoraggi nell’Europa e nell’Occidente. Inseguendo a tutti i costi i grillini, Schlein aiuta Conte a tentare il sorpasso nei confronti del Pd. Costruire un’alternativa al centrodestra non è facile vista la frammentazione delle opposizioni. Ma una cosa è sicura: più il Pd insegue gli altri partiti e non ha una sua identità precisa più indebolisce il suo potere di coalizione. Ci vuole ben altro che qualche slogan ad effetto per essere capaci di creare una nuova maggioranza.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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