Pochi giorni prima della Giornata mondiale della salute 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia “S.A.R.A.H.”, un prototipo digitale di promozione della salute disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in grado di dialogare in tempo reale in otto lingue diverse con gli utenti tramite video o sms; S.A.R.A.H., conosciuta come Sarah (acronimo di Smart AI Resource Assistant for Health, tradotto in italiano Assistente di risorse AI per la salute), è uno strumento progettato per favorire la corretta informazione su temi legati a salute e benessere per mezzo di un avatar sviluppato dalla piattaforma ‘Souls Machines Biological AI’. Sarah utilizza l’intelligenza artificiale generativa come base ed è stata formata con le informazioni più recenti dell’Oms e di partner fidati. Tra le sue molteplici funzioni, Sarah può aiutare le persone a gestire lo stress, può fornire consigli utili per un’alimentazione equilibrata e suggerire come praticare attività fisica regolare, ma può parlare anche di salute mentale e dare indicazioni su come smettere di fumare.
L‘evoluzione della IA dell’Oms
L’innovativa assistente virtuale Sarah è l’evoluzione dell’avatar che l’Oms ha lanciato durante la pandemia e che ha contribuito a combattere la disinformazione sul Covid-19; oggi, se si chiedono informazioni sul tema Covid, Sarah è in grado di fornire collegamenti a link di autorevoli organizzazioni che possono dare chiarimenti aggiuntivi. L’avanzato strumento presentato dall’Oms rappresenta un importante alleato nella promozione della consapevolezza sui fattori di rischio associati a malattie gravi come il cancro, le malattie cardiache, le patologie polmonari e il diabete. L’Organizzazione Mondiale della Sanità accoglie con favore la ricerca etica che utilizza questa nuova tecnologia impiegata per esplorare i potenziali benefici per la salute pubblica. “Il futuro della salute è digitale e aiutare i Paesi a sfruttare il potere delle tecnologie digitali per la salute è una priorità per l’OMS”, afferma il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “S.A.R.A.H. ci dà un’idea di come l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in futuro per migliorare l’accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo. Invito la comunità di ricerca – evidenzia Ghebreyesus – ad aiutarci a continuare a esplorare come questa tecnologia potrebbe ridurre le disuguaglianze e aiutare le persone ad accedere a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili”.
